Disagi del cittadino
Pavimentazione divelta al lungomare di Gela. I runner: "Rischiamo di farci male"
A segnalarlo alla nostra redazione un gruppo di corridori che ogni mattina transita sul lungomare tra insidie e pericoli
Il lungomare è sempre meno alla portata di pedoni. La bella stagione e la ZTL spingono sempre più cittadini, residenti a Gela e non solo, a fare delle lunghe passeggiate sul Lungomare Federico II di Svevia. In tanti, però, notano lo stato di degrado in cui versa il tratto compreso tra il pontile e l'incrocio con via Amerigo Vespucci, non ancora interessato da lavori di riqualificazione. "Con un gruppo di amici amiamo fare delle lunghe corse, al mattino, passando anche dal lungomare - segnala un nostro lettore - ma il marciapiede è per gran parte impraticabile, a causa della pavimentazione divelta. Per noi diventa molto pericoloso". La pavimentazione è soltanto una delle brutture di quel tratto del lungomare che si somma alle strutture fatiscenti dei tre ex lidi che insistono nella zona. A sera, poi, è facile imbattersi nei sacchi della spazzatura abbandonati a ogni ora dagli esercenti. L'abusivismo commerciale dilaga. Nei pressi dell'ex Dogana l'asfalto è sprofondato. Sabato scorso alcuni dipendenti Ghelas si sono portati sul posto montando una recinzione, senza risolvere il problema e ora la buca crea ancora più disagi alla viabilità. Anche pulizia e decoro urbano lasciano a desiderare. Non è certo un bel biglietto da visita ne per i gelesi né per i forestieri che nei prossimi giorni affolleranno il lungomare. Nelle prossime settimane dovrebbero partire dei piccoli lavori di riqualificazione in occasione dell'80° anniversario dello sbarco alleato, finanziati con somme delle compensazioni Eni. Resta in stallo, invece, il progetto di riqualificazione del secondo tratto del lungomare.