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Pensionato fa la comparsa in un film per 77 euro: l’Inps gliene chiede 20 mila

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Pensionato fa la comparsa in un film per 77 euro: l’Inps gliene chiede 20 mila

L'innocente diversivo però, potrebbe costare caro a Robert Stark

Redazione

24 Gennaio 2024 17:13

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Aveva deciso di fare un'esperienza diversa e di accettare un ruolo da comparsa in un film girato in Italia per un compenso di 77 euro per un solo giorno di lavoro. L'innocente diversivo però, potrebbe costare caro a Robert Stark, pensionato residente a Merano finito nel mirino dell'Inps che adesso gli chiede di restituire la pensione di un anno intero. Robert Stark, pensionato dal 2019 con Quota 100, aveva lavorato per trent'anni in un'azienda produttrice di impianti di riscaldamento, aveva accettato di comparire nel film tratto dal libro di Ilaria Capua "Trafficante di virus", girato nel 2021. Doveva infatti interpretare il ruolo di un avvocato del foro di Trento.

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"Mi piaceva la trama ispirata alla vicenda della famosa virologa, accusata ingiustamente di traffico illecito di virus. Il 22 giugno del 2021 ottengo quindi il compenso di 77 euro per la mia giornata di lavoro", spiega il pensionato al Corriere della Sera. Un compenso regolarmente dichiarato, ma poco tempo dopo, l'Inps ha deciso di contestargli la prestazione. Secondo l'ente Stark non avrebbe dovuto svolgere quel lavoro in quanto in pensione con Quota 100. "Arriva l'ingiunzione dell'Inps che mi segnala di aver ricevuto indebitamente mesi di pensione. Non solo, perché poi mi viene bloccata l'erogazione di diversi assegni successivi" prosegue Stark.

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Ma non finisce qui. L'istituto ha anche denunciato Robert Stark. L'uomo ha spiegato che, in totale, l'importo che l'Inps rivendica è di oltre 20mila euro. "Il 23 marzo il tribunale di Lucca ha emesso una sentenza che ha definito illegale la sanzione comminata dall'Inps a un pensionato nella mia stessa situazione condannandolo a restituire i soldi trattenuti. L'assurdo è che per ottenere ragione si deve passare dal giudice e quindi dovrò spendere soldi per un avvocato" racconta Robert Stark, che si riferisce al precedente caso di un altro pensionato. Si tratta di Angelo Menapace, ex panettiere residente in Trentino, a cui l'Inps chiede la restituzione di circa 19.500 euro perché ha aiutato in pescheria suo cugino per un mese ricevendo una paga di 280 euro. Intanto, Robert Stark afferma di aver scritto una lettera a Alessandro Urzì, di Fratelli d'Italia, e Angelo Bonelli, di Alleanza Verdi e Sinistra.

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