PER I PROGRESSISTI È "NO" ALLA SFIDUCIA MENTRE "RINNOVA" FORTIFICA IL FRONTE CON M5S SENZA "PD" E "PER"
Politica
PER I PROGRESSISTI È "NO" ALLA SFIDUCIA MENTRE "RINNOVA" FORTIFICA IL FRONTE CON M5S SENZA "PD" E "PER"
"A decretare la fine dell'amministrazione Greco dovrebbero essere le dimissioni dello stesso sindaco e non una mozione di sfiducia". Cosi sintetizza Gianpaolo Alario presidente de...
"A decretare la fine dell'amministrazione Greco dovrebbero essere le dimissioni dello stesso sindaco e non una mozione di sfiducia". Cosi sintetizza Gianpaolo Alario presidente del laboratorio politico "Rinnova", fondato ad aprile dello scorso anno, a cui fa riferimento la consigliera Alessandra Ascia che, insieme alle altre due consigliere del fronte progressista Virginia Farruggia e Paola Giudice, hanno deciso di non firmare la mozione di sfiducia. Difficilmente la mozione di sfiducia approderà in aula. Manca una firma, quella del meloniano Giuseppe Caruso. Al momento il documento non trova la condivisione né del fronte progressista dell'opposizione né tantomeno dei fedeli pro Greco. Con la sfiducia in standby c'è chi lavora per organizzare un dopo Greco. In questo contesto si inserisce il movimento "rinnova" che condivide una certa intesa con il M5S. Al momento rimangono fuori dal nuovo fronte progressista due pezzi. Il Partito Democratico, alle prese con intensi ragionamenti interni, con cui pare comunque rinnova abbia avuto interlocuzioni e il laboratorio politico "PeR" a cui fa riferimento Miguel Donegani, che al momento non ha aperto un dialogo con il neo movimento. I dem hanno sempre ribadito che senza PD il fronte progressista non può esistere mentre i rinnovatori di Miguel Donegani, durante la presentazione dl laboratorio, avevano confermato l'intenzione di creare un fronte solido. Rinnova non impone veti e non esclude di aprire anche alle forze civiche.di Graziano Amato
PER I PROGRESSISTI È "NO" ALLA SFIDUCIA MENTRE "RINNOVA" FORTIFICA IL FRONTE CON M5S SENZA "PD" E "PER"
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"A decretare la fine dell'amministrazione Greco dovrebbero essere le dimissioni dello stesso sindaco e non una mozione di sfiducia". Cosi sintetizza Gianpaolo Alario presidente del laboratorio politico "Rinnova", fondato ad aprile dello scorso anno, a cui fa riferimento la consigliera Alessandra Ascia che, insieme alle altre due consigliere del fronte progressista Virginia Farruggia e Paola Giudice, hanno deciso di non firmare la mozione di sfiducia. Difficilmente la mozione di sfiducia approderà in aula. Manca una firma, quella del meloniano Giuseppe Caruso. Al momento il documento non trova la condivisione né del fronte progressista dell'opposizione né tantomeno dei fedeli pro Greco. Con la sfiducia in standby c'è chi lavora per organizzare un dopo Greco. In questo contesto si inserisce il movimento "rinnova" che condivide una certa intesa con il M5S. Al momento rimangono fuori dal nuovo fronte progressista due pezzi. Il Partito Democratico, alle prese con intensi ragionamenti interni, con cui pare comunque rinnova abbia avuto interlocuzioni e il laboratorio politico "PeR" a cui fa riferimento Miguel Donegani, che al momento non ha aperto un dialogo con il neo movimento. I dem hanno sempre ribadito che senza PD il fronte progressista non può esistere mentre i rinnovatori di Miguel Donegani, durante la presentazione dl laboratorio, avevano confermato l'intenzione di creare un fronte solido. Rinnova non impone veti e non esclude di aprire anche alle forze civiche.di Graziano Amato
PER I PROGRESSISTI È "NO" ALLA SFIDUCIA MENTRE "RINNOVA" FORTIFICA IL FRONTE CON M5S SENZA "PD" E "PER"
