PER LA GIORNATA DEGLI OCEANI LA CAPITANERIA DI PORTO RICORDA LE BUONE NORME PER LA TUTELA DEL MARE
Ambiente
PER LA GIORNATA DEGLI OCEANI LA CAPITANERIA DI PORTO RICORDA LE BUONE NORME PER LA TUTELA DEL MARE
Ricorre proprio l'8 Giugno la giornata mondiale degli oceani, indetta nel 2008 dalle nazioni unite, questo giorno ha lo scopo di sensibilizzare sulle minacce che riguardano i nostri mari co...
Ricorre proprio l'8 Giugno la giornata mondiale degli oceani, indetta nel 2008 dalle nazioni unite, questo giorno ha lo scopo di sensibilizzare sulle minacce che riguardano i nostri mari come microplastiche, petrolio e pesca eccessiva. Spesso viene ricordato inoltre come monitorare la salute degli oceani ci può dire molto sullo stato di salute dell'intero pianeta. La tutela dell'oceano è prevista anche dall'obiettivo 14 dell'agenda 2030 delle nazioni unite per lo sviluppo sostenibile con lo scopo conservare e utilizzare gli oceani, i mari e le risorse marine nel mondo in maniera equilibrata cercando di non abusare dell'incredibile generosità e della inesauribile vitalità dell'oceano. Proprio per questo lo slogan di quest'anno è "rivitalizzazione: un'azione collettiva per l'oceano", che chiama ciascuno nel proprio piccolo a riparare i danni che l'umanità continua a infliggere alla vita marina e ai mezzi di sussistenza che l'oceano fornisce. Seppure non si tratti di oceani, il mar Mediterraneo e di conseguenza il golfo gelese di certo non fanno eccezione e in questo giorno speciale anche la capitaneria di porto di Gela ha voluto ricordare quanto sia importante tutelare il nostro litorale fonte di vita e biodiversità che dopo anni di sfruttamento incontrollato sta finalmente vivendo una seppur lenta rinascita. A Gela il problema dell'inciviltà e incuria nei confronti del mare è una questione atavica. Ad oggi, si guarda molto allo sviluppo turistico anche in previsione di sfruttamento dello spazio balneare, e proprio questo preoccupa in un certo senso anche la capitaneria di porto chiamata insieme all'amministrazione a sensibilizzare in primis la cittadinanza e poi anche e ovviamente i turisti. Insomma, quello che il mare ci ha dato in questo ultimo secolo è la possibilità di crescere, nutrirci e molto altro ecco perché forse oggi più che mai è arrivato il momento di ridare ciò che ci siamo presi in termini di sfruttamento perché anche salvare gli oceani e il mare significa salvare il pianeta.di Stefano Blanco
Ricorre proprio l'8 Giugno la giornata mondiale degli oceani, indetta nel 2008 dalle nazioni unite, questo giorno ha lo scopo di sensibilizzare sulle minacce che riguardano i nostri mari come microplastiche, petrolio e pesca eccessiva. Spesso viene ricordato inoltre come monitorare la salute degli oceani ci può dire molto sullo stato di salute dell'intero pianeta. La tutela dell'oceano è prevista anche dall'obiettivo 14 dell'agenda 2030 delle nazioni unite per lo sviluppo sostenibile con lo scopo conservare e utilizzare gli oceani, i mari e le risorse marine nel mondo in maniera equilibrata cercando di non abusare dell'incredibile generosità e della inesauribile vitalità dell'oceano. Proprio per questo lo slogan di quest'anno è "rivitalizzazione: un'azione collettiva per l'oceano", che chiama ciascuno nel proprio piccolo a riparare i danni che l'umanità continua a infliggere alla vita marina e ai mezzi di sussistenza che l'oceano fornisce. Seppure non si tratti di oceani, il mar Mediterraneo e di conseguenza il golfo gelese di certo non fanno eccezione e in questo giorno speciale anche la capitaneria di porto di Gela ha voluto ricordare quanto sia importante tutelare il nostro litorale fonte di vita e biodiversità che dopo anni di sfruttamento incontrollato sta finalmente vivendo una seppur lenta rinascita. A Gela il problema dell'inciviltà e incuria nei confronti del mare è una questione atavica. Ad oggi, si guarda molto allo sviluppo turistico anche in previsione di sfruttamento dello spazio balneare, e proprio questo preoccupa in un certo senso anche la capitaneria di porto chiamata insieme all'amministrazione a sensibilizzare in primis la cittadinanza e poi anche e ovviamente i turisti. Insomma, quello che il mare ci ha dato in questo ultimo secolo è la possibilità di crescere, nutrirci e molto altro ecco perché forse oggi più che mai è arrivato il momento di ridare ciò che ci siamo presi in termini di sfruttamento perché anche salvare gli oceani e il mare significa salvare il pianeta.di Stefano Blanco