Per la Torre di Manfria Greco bussa ad Eni mentre stringono i tempi per le celebrazioni dello sbarco
Politica
Per la Torre di Manfria Greco bussa ad Eni mentre stringono i tempi per le celebrazioni dello sbarco
Torre di Manfria e anniversario dello sbarco alleato. Il sindaco è intenzionato ad giocarsi il tutto per tutto bussando alla porta di Eni. Il primo cittadino, nelle scorse ore, ha inv...
Torre di Manfria e anniversario dello sbarco alleato. Il sindaco è intenzionato ad giocarsi il tutto per tutto bussando alla porta di Eni. Il primo cittadino, nelle scorse ore, ha inviato una missiva ai vertici del cane a sei zampe per chiedere il rilascio delle compensazioni e acquistare la torre secolare su cui ha puntato gli occhi anche un imprenditore bolognese che ha già sottoscritto il rogito notarile. Il comune ha fino al 2 luglio per esercitare il diritto di prelazione. La vicenda è rimasta in stand by per oltre due anni e ha spaccato anche l'opinione pubblica. C'è chi pensa che l'acquisto di una privato sia l'unica soluzione per salvare la Torre di Manfria dall'incuria e chi invece è convinto che la struttura deve essere acquistata dal comune. Fallito il tentativo della raccolta fondi pubblica al sindaco non resta che bussare alla porta di Eni per ottenere 340mila euro che serviranno per l'acquisto, il rogito e il progetto di ristrutturazione. Greco ha chiesto sostegno anche alla deputazione nazionale e alla Regione Siciliana. Pare che dal colosso industriale arrivino buone nuove. Sono risorse individuate in un capitolo specifico che potrebbero comunque essere destinate esclusivamente a questo tipo di attività, proprio come quelle che dovrebbero servire a finanziare i festeggiamenti dell'80° anniversario dello sbarco alleato, ammesso che venga trovata in tempo una scappatoia burocratica per incassare le somme, considerando l'inesistenza di un bilancio. Il tempo è tiranno. Il sindaco, al più presto, deve trasmettere ad Eni un piano dettagliato degli eventi e dei costi, prima di sottoscrivere il protocollo d'intesa. Pare che nelle scorse ore sia stato rimodulato il programma. Greco e Incardona, intanto, hanno chiesto ai capigruppo di votare il via libera per rivolgersi a Eni, per una questione di trasparenza. Proposta bocciata dai consiglieri comunali. Secondo i consiglieri è l'aula consiliare il luogo più adatto ad avanzare proposte e votare soluzioni. Una seduta monotematica è fissata il prossimo 30 maggio ma il sindaco potrebbe tagliare corto, bypassare il consiglio, approvare in anticipo il programma rimodulato in giunta e sottoporlo a Eni. È a quel punto che dovrebbe scattate la vera macchina organizzativa, che per ora procede molto lentamente.di Graziano Amato
Torre di Manfria e anniversario dello sbarco alleato. Il sindaco è intenzionato ad giocarsi il tutto per tutto bussando alla porta di Eni. Il primo cittadino, nelle scorse ore, ha inviato una missiva ai vertici del cane a sei zampe per chiedere il rilascio delle compensazioni e acquistare la torre secolare su cui ha puntato gli occhi anche un imprenditore bolognese che ha già sottoscritto il rogito notarile. Il comune ha fino al 2 luglio per esercitare il diritto di prelazione. La vicenda è rimasta in stand by per oltre due anni e ha spaccato anche l'opinione pubblica. C'è chi pensa che l'acquisto di una privato sia l'unica soluzione per salvare la Torre di Manfria dall'incuria e chi invece è convinto che la struttura deve essere acquistata dal comune. Fallito il tentativo della raccolta fondi pubblica al sindaco non resta che bussare alla porta di Eni per ottenere 340mila euro che serviranno per l'acquisto, il rogito e il progetto di ristrutturazione. Greco ha chiesto sostegno anche alla deputazione nazionale e alla Regione Siciliana. Pare che dal colosso industriale arrivino buone nuove. Sono risorse individuate in un capitolo specifico che potrebbero comunque essere destinate esclusivamente a questo tipo di attività, proprio come quelle che dovrebbero servire a finanziare i festeggiamenti dell'80° anniversario dello sbarco alleato, ammesso che venga trovata in tempo una scappatoia burocratica per incassare le somme, considerando l'inesistenza di un bilancio. Il tempo è tiranno. Il sindaco, al più presto, deve trasmettere ad Eni un piano dettagliato degli eventi e dei costi, prima di sottoscrivere il protocollo d'intesa. Pare che nelle scorse ore sia stato rimodulato il programma. Greco e Incardona, intanto, hanno chiesto ai capigruppo di votare il via libera per rivolgersi a Eni, per una questione di trasparenza. Proposta bocciata dai consiglieri comunali. Secondo i consiglieri è l'aula consiliare il luogo più adatto ad avanzare proposte e votare soluzioni. Una seduta monotematica è fissata il prossimo 30 maggio ma il sindaco potrebbe tagliare corto, bypassare il consiglio, approvare in anticipo il programma rimodulato in giunta e sottoporlo a Eni. È a quel punto che dovrebbe scattate la vera macchina organizzativa, che per ora procede molto lentamente.di Graziano Amato