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PER "SOS VITTORIO EMANUELE" NON BASTANO PRESE DI POSIZIONE "IMPROVVISATE" CONTRO IL DECLINO SANITARIO

Salute

PER "SOS VITTORIO EMANUELE" NON BASTANO PRESE DI POSIZIONE "IMPROVVISATE" CONTRO IL DECLINO SANITARIO

Potrebbe anche esserci l'ombra del conflitto d'interesse e l'elargizione di incarichi dietro la disastrosa situazione in cui versa la sanità locale. Accordi di palazzo su cui spess...

Graziano Amato

03 Novembre 2022 14:02

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Potrebbe anche esserci l'ombra del conflitto d'interesse e l'elargizione di incarichi dietro la disastrosa situazione in cui versa la sanità locale. Accordi di palazzo su cui spesso dipende la vita dei pazienti. Superate le elezioni regionali è tempo di nomine. Ad inizio del 2023 la politica sceglierà i nuovi commissari straordinari delle Asp e dopo qualche mese i manager. I partiti nel frattempo ragionano, litigano e si fanno la guerra. C'è chi si espone e chi invece preferisce stare dietro le righe per non mettere in imbarazzo il simbolo. Sarà interessante capire se, ad esempio, contestualmente alla nomina dei commissari saranno prorogati anche i contratti Covid-19 di tutti quei precari assunti a tempo determinato. Dubbi che tormentano anche i coordinatori del Comitato Sos Vittorio Emanuele di fronte ad un declino sanitario che va avanti da mesi tra il silenzio più assoluto, mentre soltanto negli ultimi giorni si registra un'impennata di posizioni critiche. Nel frattempo il Vittorio Emanuele continua a morire e brucia anche. Nel primo pomeriggio di ieri sono andati in fiamme alcuni rifiuti posti sotto sequestro, che erano accatastati nei pressi dell'ex pronto soccorso. Non è Chiara la natura che potrebbe anche essere dolosa. Nel giro di pochi istanti si è alzata una grande nube di fumo che ha reso l'area irrespirabile anche all'interno dei reparti. Intanto questa mattina si è riunita la conferenza dei sindaci della provincia di Caltanissetta, fortemente voluta dal primo cittadino di Mussomeli. Su 8 punti all'ordine del giorno solo il primo, genericamente, cita lo stato di funzionamento dell'offerta sanitaria provinciale. Nessun cenno su Gela. Tutti gli altri punti sono riferiti al Sant'Elia di Caltanissetta e si riferiscono all'accorpamento dei reparti, alla chiusura di pneumologia, neurochirurgia, all'utilizzo di sole 4 sale operatorie delle 8 presenti e alla carenza di operatori sanitari all'ospedale Sant'Elia a fronte di un esubero delle altre strutture sanitarie della provincia. Intanto le sigle sindacali hanno indetto un'assemblea generale che si terrà il prossimo 8 novembre con al centro il tema della carenza di personale medico e del comparto.di Graziano Amato

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