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Il centrodestra mantiene la linea della sfiducia con l’incognita dei voti di civici e progressisti

Politica

Il centrodestra mantiene la linea della sfiducia con l’incognita dei voti di civici e progressisti

Il confronto tra il sindaco e le segreterie di partito ha confermato il perimetro politico entro cui si muoverà il centrodestra, a meno che non si arrivi ad un'intesa, che allo stato...

Graziano Amato

27 Aprile 2023 12:43

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Il confronto tra il sindaco e le segreterie di partito ha confermato il perimetro politico entro cui si muoverà il centrodestra, a meno che non si arrivi ad un'intesa, che allo stato non sembra esserci. Quello che a questo punto appare improbabile è che qualcuno tra i dieci firmatari ritiri o congeli la mozione di sfiducia. Fratelli d'Italia, come aveva annunciato, non ha partecipato al confronto. La riunione ha deluso le aspettative di Forza Italia. È stato il commissario locale Enzo Pepe, che nutre forti dubbi sul fatto che si possano ripianare i conti del comune, a ricordare al sindaco i motivi che hanno portato alla sfiducia: dalla maggioranza dimezzata alle mancate prese di posizione durante le liti tra gli alleati fino ai consigli ricevuti e mai applicati. Alla riunione non si è presentata anche la Nuova Democrazia Cristiana. Il sindaco ha fatto capire che si è trattato comunque di uno sgarbo istituzionale. C'erano invece i leghisti, che non cambiano idea. A questo punto, con molta probabilità, nessuno nel centrodestra ritirerà la sfiducia, rischiando di compromettere una probabile futura alleanza per assecondare il sindaco che tra le mani ha solo una proroga che potrebbe comunque non bastare ad evitare il dissesto. La sfiducia si discuterà il prossimo martedì, ma rischia di essere un flop. Per garbo istituzionale alla riunione si è presentato il campo progressista allargato che nelle prossime ore potrebbe ufficializzare una posizione condivisa da tutte le anime del centrosinistra. Per il momento nessuno si è ufficialmente sbilanciato anche se alcune dichiarazioni potrebbero far presagire l'apertura di una finestra che, in aula, potrebbe tradursi in quattro voti sfavorevoli, a meno che non sia il consigliere Gaetano Orlando a ritirare la firma dalla mozione. Una certa distensione sembra trapelare dai civici di "Una Buona Idea" che ieri comunque si aspettavano di conoscere qualche dato in più. Al sindaco non resta che attendere, continuare a lavorare sul rendiconto, sulle misure correttive e sperare in una mano tesa dai civici in primis e perché no anche dai progressisti.di Graziano Amato

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