Salute
PREMIATI CINQUE FUTURI MEDICI AL SIMPOSIO "PER BIANCA" NEL RICORDO DELLA DOTTORESSA CANNIZZARO
Domenica 28 novembre nella splendida cornice dell'hotel Villa Peretti è andata in scena la seconda edizione del simposio scientifico letterario dedicato alla dottoressa bianca Sandro...
Domenica 28 novembre nella splendida cornice dell'hotel Villa Peretti è andata in scena la seconda edizione del simposio scientifico letterario dedicato alla dottoressa bianca Sandro, promosso dal centro culturale Salvatore Zuppardo con il patrocinio dell'università degli studi di Catania. Tanta l'emozione dei partecipanti e soprattutto dei familiari in cui vive ancora il ricordo di bianca grande donna e professionista dedita al suo lavoro fino agli ultimi istanti della sua vita. In occasione del simposio sono stati consegnate le tre borse di studio istituite per volontà proprio della famiglia la Rosa - Sandro ai tre studenti che con i loro elaborati scritti sul tema della donazione degli organi si sono distinti tra gli oltre 100 partecipanti. Molto lavoro, dunque, per la giuria presieduta dalla professoressa Laura Cannilla (liceo Eschilo Gela) e composta da Andrea Cassisi (Avvenire), Dora Marchese (università di Catania) e Tiziana Martorana (Tgr Sicilia, Rai 3) che alla fine ha scelto di premiare gli studenti delle facoltà di medicina: Gianvito Rapisarda da Catania, Francesco Moncada da Lentini, Sabrina sapienza da Catania che si sono aggiudicati rispettivamente un assegno di 1000 euro, 500 euro e 250 euro. Ad ogni consegna è seguita la lettura dell'elaborato. Tre diverse storie di morte ma anche e soprattutto di rinascita attraverso la donazione. Un momento a tratti davvero commovente. Nell'occasione sono state consegnate anche le due borse di studio nate per volontà della farmacia venera cipolla intitolata alla dottoressa cipolla cara amica e collega della dottoressa Sandro anche lei scomparsa prematuramente. Spazio anche per il luminare, urologo Antonio Galfano dirigente al Niguarda di Milano premiato per aver eseguito, insieme alla sua equipe, un intervento da record per la rimozione di un tumore incredibilmente esteso su un paziente di 83 anni con un'operazione mininvasiva, senza aprire né torace né addome, mai tentata al mondo. In generale l'evento è stato utile oltre che per ricordare bianca anche per far fuoriuscire il lato umano del medico chiamato spesso in causa in questo periodo così complicato.di Stefano Blanco