Cronaca
PROFANATA UNA TOMBA DI UNA DONNA APPARTENENTE A FAMIGLIA FACOLTOSA, FRA LE IPOTESI ANCHE IL RISCATTO
Lapide divelta e loculo smurato. Ecco la scena che a Farello si è trovato davanti un dipendente del settore ambiente, di passaggio in una vecchia ala del cimitero. Ignoti hanno profan...
Lapide divelta e loculo smurato. Ecco la scena che a Farello si è trovato davanti un dipendente del settore ambiente, di passaggio in una vecchia ala del cimitero. Ignoti hanno profanato la tomba di una donna, Francesca Granvillano, deceduta ad 85 anni nel lontano 2010. sembrerebbe che i malviventi abbiano notato la presenza del dipendente e così pare se la siano data alle gambe abbandonato l'azione scappando a mani vuote senza avere la possibilità di estrarre o portare via l'impolverato feretro, rimasto all'interno del loculo. Non è chiaro infatti l'intento di chi si è ha deciso di compiere il macabro gesto. Pare che la signora che riposa all'interno del loculo sia di una famiglia facoltosa. Questo apre a diverse ipotesi su cui indagano i Carabinieri a cui hanno sporto denuncia i familiari increduli e sdegnati. Chi ha agito potrebbe avere avuto l'intento di portare via il feretro, per poi chiedere un riscatto. Bizzarra la scelta di agire in pieno giorno, anche se il loculo si trova in una vecchia aria del cimitero Farello, pare poco frequentata e vicinissima oltretutto ad un cancello strategico. Ancora l'intento degli ignoti potrebbe essere stato quello di trafugare i gioielli preziosi che il feretro potrebbe contenere. Non sarebbe una sorpresa, visto che di scene del genere se ne sono viste in tanti cimiteri. Poco plausibili appaiono le piste macabre legate all'occulto ed è improbabile che si sia trattato di una bravata: chi ha agito probabilmente lo ha fatto con premeditazione. Solo grazie al dipendente comunale hanno lasciato il lavoro a metà. L'uomo dopo la scoperta ha accusato un malore, ha allertato i Carabinieri intervenuti sul posto, e il custode che si trovava ancora nella sua postazione. Le indagini dunque non escludono nulla. Chi ha profanato non ha lasciato nulla. Ne simboli, ne segni e neanche gli attrezzi usati per rimuovere la lapide e rompere i mattoni. Resta comunque un gesto inquietante che al momento non trova nessuna spiegazione. Un atto grave spesso motivato spesso dal furto (di oggetti o metalli preziosi), dalla ricerca di un atteggiamento di pubblica "trasgressione", dal razzismo o da altre determinanti che non giustificano un simile reato punito dall'articolo 408 del codice penale, punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Profanata tomba di Francesca Granvillano nata nel 1925 morta nel 2010. Sembrerebbe che un dipendente del settore ambiente si trovava di passaggio in prossimità di questa tomba, è stato visto e hanno abbandonato l'opera che hanno iniziato. Ieri in pieno giorno. Hanno abbandonato l'opera e sono stati allertati i Carabinieri. Pare li abbia visti ed ha accusato un malore costretto ad andare a casa. Questa donna è di una famiglia facoltosa il che apre a diversi ipotesi. O richiesta di riscatta si sarebbero portati la bara per chiedere riscatto. Avrebbero aperto a bara per cercare gioielli. Improbabile semplice bravata, gioco oppure sulla sfera dei riti macabri. Indagano i Carabinieri. Al cimitero presente custode nella sua postazione non ha visto nulla. Ala vecchia, defunti di quel periodo. La famiglia è sconvolta, sdegnata e ha sporto denuncia ieri pomeriggio.di Graziano Amato