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Protezione Civile, il responsabile locale rivolge cinque domande ai candidati sindaci di Gela

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Protezione Civile, il responsabile locale rivolge cinque domande ai candidati sindaci di Gela

Luca Cattuti chiede di conoscere i programmi legati alla sicurezza

Redazione

15 Maggio 2024 22:04

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Il responsabile locale della Protezione Civile Pubblica Assistenza Procivis, Luca Cattuti, rivolge delle domande ai candidati sindaci. Riceviamo e pubblichiamo: SINDACO GRAZIA COSENTINO  Il rischio idrogeologico e idraulico, la messa in sicurezza del territorio, il ripristino degli innesti fognari e la messa in sicurezza stradale sono spesso gli argomenti trattati con urgenza in Comune, le segnalazioni in questi anni hanno visto sempre piu' volontari in campo per fronteggiare le emergenze nel limite del possibile. Oggi vi è la necessità di interventi veloci per scongiurare danni. In che modo pensa di agire e fare prevenzione?

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 Si parla di spiagge sicure, dove sono previste varie iniziative mirate alla prevenzione degli incidenti in mare, nonché alla maggiore sensibilità per la sicurezza balneare, allo stazionamento di mezzi di soccorso , iniziative valide che non possono essere considerate poco importanti in quanto gli interventi servono a limitare i danni e aumentare il livello di sicurezza sulla spiaggia e in mare nel periodo di maggiore presenza di bagnanti. a) In che modo pensa di intervenire?

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SINDACO MIGUEL DONEGANI  Il Sindaco rappresenta l'autorità comunale di Protezione Civile e Sanitaria del proprio territorio è ha l'obbligo di attuare attività di prevenzione dei rischi sulla base degli indirizzi regionali e nazionali del Dipartimento di Protezione Civile, per questa ragione: a) Come pensa di riorganizzare l'Ufficio Comunale? Al fine di disciplinare le procedure e modalità di organizzazione dell'azione amministrativa, assicurandone la prontezza operativa e di risposta in occasione o in vista di possibili eventi? b) Come pensa di rafforzare le forze del Volontariato Organizzato di Protezione Civile? c) Come pensa di impiegare il volontariato di protezione civile a livello comunale sulla base degli indirizzi nazionali e regionali?

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SINDACO TERENZIANO DI STEFANO  Si parla di visione strategica in tempo di quiete, una risposta pronta ad essere utilizzata durante l'emergenza, frutto dell'impegno maturato, della pianificazione, dell'organizzazione, della previsione e di investimenti in mezzi e da un'attenta formazione fatta in tempo ordinario. a) Come pensa di mettere in atto, in tempo ordinario, ogni attività di prevenzione volta ad assicurare l'incolumità dei propri cittadini, la tutela dei loro beni e del territorio e degli animali? Lei che è garante degli interessi più rilevanti della cittadinanza e godendo di un'ampia autonomia amministrativa, deve essere in grado di organizzare, in modo preventivo, la propria struttura comunale in base alle esigenze locali, assicurando un servizio di protezione civile che valorizzi e raccordi le risorse.

SINDACO FILIPPO FRANZONE  Si parla di previsione, di prevenzione per questa ragione chiediamo di sapere come pensa di intervenire sulla sicurezza degli edifici scolastici: dalle verifiche sismiche, agli interventi di adeguamento strutturale e antisismico, alle uscite di sicurezza e quant'altro previsto. Spesso si sottovaluta che occorre partire dai piu' piccoli affinchè la cultura di Protezione Civile e del Primo Soccorso all'interno delle scuole rappresenti uno strumento efficace di intervento rapido. Come pensa di vigilare che ogni bambino o ragazzo di qualsiasi scuola di ogni ordine e grado sappia mettere in atto il protocollo di emergenza attraverso piani di evacuazioni e simulazioni?

SINDACO SALVATORE SCERRA  Attraverso la partecipazione dei cittadini, il Piano di emergenza è da considerarsi "un abito su misura" che crea i presupposti per una condivisione della responsabilità nelle attività di prevenzione e gestione dell'emergenza. In questo senso la partecipazione diventa lo strumento con il quale attivare il cambio di paradigma per passare da una comunità passiva a una comunità attiva, quindi da una comunità esposta al rischio a una comunità preparata al rischio. a) In che modo intende promuovere il processo partecipativo del piano di Protezione Civile per rendere questo documento legittimato da tutti coloro che vengono coinvolti e soprattutto sia messo a conoscenza dei cittadini? b) l'Informazione, la formazione sono strumenti importanti di comunicazione, per questa ragione ha pensato di promuovere delle simulazioni di quartiere per fare conoscere le norme comportamentali da adottare in caso di emergenza? Secondo una sua visione tutti conoscono le aree di attesa piu' vicine?

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