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QUALCHE MALUMORE C’E’, RISCHIA DI SALTARE CODICE ETICO. FI E DC ACCETTANO SCELTE POLITICHE DI GRECO

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QUALCHE MALUMORE C’E’, RISCHIA DI SALTARE CODICE ETICO. FI E DC ACCETTANO SCELTE POLITICHE DI GRECO

La squadra assessoriale è al completo, ma tra i fedelissimi qualche malumore c'è  e rischia di saltare il documento programmatico a cui starebbe lavorando parte della mag...

Graziano Amato

04 Novembre 2021 14:36

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La squadra assessoriale è al completo, ma tra i fedelissimi qualche malumore c'è  e rischia di saltare il documento programmatico a cui starebbe lavorando parte della maggioranza. Qualcuno ne nega l'esistenza e  per i consiglieri più vicini a Greco, qualcuno ha avuto troppo. Il riferimento al gruppo Liberamente è chiaro. Tra le motivazioni che hanno portato i pro Greco all'implosione c'è stato il voto segreto sulle commissioni.   Grisanti ora  presiede quella al bilancio, Casciana all'urbanistica e i due hanno piazzato il neo assessore Nanni Costa. Per qualche fedelissimo è una questione di etica e principio. Sono consapevoli che era necessario ricucire con il gruppo critico, ma per essi sarà difficile convivere - così dicono -  con chi ha ricattato e mortificato la politica. La bozza, una sorta di patto civico,   che sta circolando fra i consiglieri  contiene un impegno sulla rimodulazione delle commissioni,   valori come il rispetto reciproco, i rapporti con la stampa stampa e la possibile  ricandidatura di Greco. È per questo che secondo qualche fedelissimo Liberamente non lo firmerà. Quelli più vicini al sindaco  sarebbero in attesa di un gesto etico che potrebbe passare dalle dimissioni di Grisanti e Casciana dalle commissioni. Un punto da cui ripartire. Senza la firma del documento potrebbero pretendere un appello del sindaco verso quei gruppi che hanno scalato il potere e ottenuto più del dovuto. Ecco perché la crisi potrebbe non essere ancora del tutto risolta. Greco intanto sembra all'oscuro di tutto. I civici hanno invece accettato le scelte politiche di Greco che ha riposto fiducia in Cristian Malluzzo di Italia Viva e Giuseppe Licata della nuova Democrazia Cristiana. Sulle deleghe forse i cuffariani si aspettavano altro, ma a Licata restano problemi atavici da affrontare: dal randagismo all'emergenza dighe, alla mobilità sostenibile e ancora la Polizia Municipale sottorganico. Il nome di Licata, diretto riferimento del consigliere Enzo cascino,   durante i 20 giorni di trattative era stato messo in discussione. Rumors avevano palesato un veto addirittura imposto dallo stesso sindaco. L'equità in Giunta passa anche da Forza Italia. Gli azzurri dopo settimane di trattative hanno rinunciato al secondo assessorato. Nadia Gnoffo si occuperà di istruzione e servizi sociali e non di sanità. Una scelta che secondo il commissario locale  non sposta gli equilibri dei berlusconiani.di Graziano Amato

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