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Raffineria, infortunio sul lavoro: condannati cinque imputati. Sentenza confermata in appello

Cronaca

Raffineria, infortunio sul lavoro: condannati cinque imputati. Sentenza confermata in appello

L'incidente si verificò sei anni fa, vittima un operaio degli impianto di imbottigliamento GPL

Daniela Vinci

26 Ottobre 2023 12:04

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È stata confermata dalla Corte d'Appello di Caltanissetta la sentenza pronunciata dal Tribunale nei confronti di cinque persone, tra responsabili della Raffineria ed il medico della società del "cane a sei zampe", finite sotto processo per lesioni gravi. Al centro del procedimento c'è stato l'infortunio sul lavoro registratosi in Raffineria nel 2017 che causò lo schiacciamento di una gamba all'operaio Igor Lombardo (parte civile al processo con il patrocinio dell'avvocato Rocco Guarnaccia).

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A quattro dei cinque imputati, la Corte ha confermato la condanna a pagare una multa di mille e 200 euro ciascuno per avere taciuto sull'infortunio. Il verdetto ha riguardato quattro responsabili della società, ovvero Giuseppe Scifo, Nicola Antonio Santo La Cognata, Rocco Mendola e Antonino Damaggio. La condanna al pagamento di una multa di 200 euro è stata inflitta alla dottoressa Maria Rosa Martire ma solo per avere omesso di redigere il referto. Già in primo grado la dott. Martire era stata assolta dall'accusa di lesioni. È stata confermata, inoltre la condanna alla Raffineria, finita a processo come responsabile civile.

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La società, così come gli imputati (difesi dagli avvocati Nicoletta Cauchi e Gualtiero Cataldo) già in primo grado furono condannati a pagare una provvisionale di 10 mila euro all'operaio. La vicenda prende le mosse dall'incidente sul lavoro che l'1 febbraio  di sei anni fa ha visto vittima Lombardo, un operaio addetto all'impianto di imbottigliamento Gpl , che a causa del malfunzionamento di un macchinario subì lo schiacciamento della gamba destra. Nell'immediatezza il medico della Raffineria non refertò l'infortunio e Lombardo fu trasferito nella sua abitazione di Butera da dove ogni giorno veniva prelevato con un taxi per essere sottoposto a visite specialistiche per conto della Raffineria. Una settimana dopo, l'uomo decise di andare al pronto soccorso dove si scoprì che la gamba stava andando in cancrena. Di qui la denuncia dell'operaio sfociata nella condanna.

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