Resta al palo la mozione di sfiducia in attesa dei correttivi e intanto cascino non firma
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Resta al palo la mozione di sfiducia in attesa dei correttivi e intanto cascino non firma
La mozione di sfiducia resta nel congelatore. Vincenzo Cascino, in attesa dei prossimi sviluppi, non firmerà il documento, che ad oggi conta nove sottoscrizioni. Nonostante l'apertur...
La mozione di sfiducia resta nel congelatore. Vincenzo Cascino, in attesa dei prossimi sviluppi, non firmerà il documento, che ad oggi conta nove sottoscrizioni. Nonostante l'apertura della scorsa settimana arriva il momentaneo dietrofront della Nuova Democrazia Cristiana. "Avevo dato la mia disponibilità al partito prima che la Corte dei Conti inviasse il documento. Ho accolto l'appello del Sindaco - dichiara il consigliere - come ha d'altronde fatto anche uno zoccolo duro dell'opposizione. Vediamo come si evolve la situazione, se si può recuperare ben venga. La mozione resta accantonata - conclude Cascino - fino a quando non arriveranno i giusti chiarimenti". Il Sindaco, durante il primo confronto che si è svolto in aula dopo la delibera trasmessa dalla Corte dei Conti, ha chiesto collaborazione e responsabilità a tutti i consiglieri. Intanto la Nuova Democrazia Cristiana si confronterà giovedì nel corso di un incontro. Lo standby dovuto alla situazione finanziaria al momento potrebbe fornire a Vincenzo Cascino l'alibi giusto per non firmare la mozione. La posizione del consigliere potrebbe essere di forte imbarazzo, considerando che è stato eletto in "Un'Altra Gela", la lista ammiraglia dei fedelissimi del sindaco, e che ha sempre preso le difese del primo cittadino, prima di aderire alla Nuova DC, fino alla rottura. "Ormai non ci sono più i presupposti per poter governare - ci dice al telefono il segretario della Nuova DC Natino Giannone - ma si deve cercare di evirare il dissesto. Attenderemo qualche altro giorno, onestamente è necessario pensarci bene. È vero che non si può navigare a vista e non c'è neanche un programma a breve scadenza - continua Giannone - ma dobbiamo evitare il danno oltre la beffa attraverso azioni di responsabilità che potrebbero salvare la città dal dissesto. Penso che siamo comunque ad un passo dal fallimento, quello che ci dice la Corte dei Conti non ha molte interpretazioni". Durante l'ultima seduta consiliare il sindaco ha aperto a suggerimenti e consigli. Nel corso della settimana si susseguiranno incontri e capigruppo. I consiglieri valuteranno le proposte a cui dovranno lavorare i consulenti catanesi e il nuovo dirigente al bilancio. I correttivi che aveva preparato l'ex dirigente Loredana Patti potrebbero essere una buona base da cui partire, come aveva confermato il sindaco, anche se erano state bocciate inizialmente dalla giunta e dal consiglio. Nel frattempo continuano anche gli accertamenti dei settori per arrivare al consuntivo 2021. Se non si riuscisse a trovare la quadra sui correttivi il consiglio potrebbe spingere l'acceleratore sulla sfiducia. Se non venissero formulati, infatti, la Corte dei Conti, dopo un primo richiamo avvierebbe la procedura del dissesto guidato passando ugualmente dallo scioglimento del consiglio comunale. Il confronto tra il sindaco ed i consiglieri intanto continuerà anche sul PEF. È prevista una capogruppo per domani.di Graziano Amato
La mozione di sfiducia resta nel congelatore. Vincenzo Cascino, in attesa dei prossimi sviluppi, non firmerà il documento, che ad oggi conta nove sottoscrizioni. Nonostante l'apertura della scorsa settimana arriva il momentaneo dietrofront della Nuova Democrazia Cristiana. "Avevo dato la mia disponibilità al partito prima che la Corte dei Conti inviasse il documento. Ho accolto l'appello del Sindaco - dichiara il consigliere - come ha d'altronde fatto anche uno zoccolo duro dell'opposizione. Vediamo come si evolve la situazione, se si può recuperare ben venga. La mozione resta accantonata - conclude Cascino - fino a quando non arriveranno i giusti chiarimenti". Il Sindaco, durante il primo confronto che si è svolto in aula dopo la delibera trasmessa dalla Corte dei Conti, ha chiesto collaborazione e responsabilità a tutti i consiglieri. Intanto la Nuova Democrazia Cristiana si confronterà giovedì nel corso di un incontro. Lo standby dovuto alla situazione finanziaria al momento potrebbe fornire a Vincenzo Cascino l'alibi giusto per non firmare la mozione. La posizione del consigliere potrebbe essere di forte imbarazzo, considerando che è stato eletto in "Un'Altra Gela", la lista ammiraglia dei fedelissimi del sindaco, e che ha sempre preso le difese del primo cittadino, prima di aderire alla Nuova DC, fino alla rottura. "Ormai non ci sono più i presupposti per poter governare - ci dice al telefono il segretario della Nuova DC Natino Giannone - ma si deve cercare di evirare il dissesto. Attenderemo qualche altro giorno, onestamente è necessario pensarci bene. È vero che non si può navigare a vista e non c'è neanche un programma a breve scadenza - continua Giannone - ma dobbiamo evitare il danno oltre la beffa attraverso azioni di responsabilità che potrebbero salvare la città dal dissesto. Penso che siamo comunque ad un passo dal fallimento, quello che ci dice la Corte dei Conti non ha molte interpretazioni". Durante l'ultima seduta consiliare il sindaco ha aperto a suggerimenti e consigli. Nel corso della settimana si susseguiranno incontri e capigruppo. I consiglieri valuteranno le proposte a cui dovranno lavorare i consulenti catanesi e il nuovo dirigente al bilancio. I correttivi che aveva preparato l'ex dirigente Loredana Patti potrebbero essere una buona base da cui partire, come aveva confermato il sindaco, anche se erano state bocciate inizialmente dalla giunta e dal consiglio. Nel frattempo continuano anche gli accertamenti dei settori per arrivare al consuntivo 2021. Se non si riuscisse a trovare la quadra sui correttivi il consiglio potrebbe spingere l'acceleratore sulla sfiducia. Se non venissero formulati, infatti, la Corte dei Conti, dopo un primo richiamo avvierebbe la procedura del dissesto guidato passando ugualmente dallo scioglimento del consiglio comunale. Il confronto tra il sindaco ed i consiglieri intanto continuerà anche sul PEF. È prevista una capogruppo per domani.di Graziano Amato