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RIPARTENZA E ARRETRATEZZA HANNO CONTRADDISTINTO IL 2022 SEGNATO ANCHE DA GIOIE E DOLORI

Cronaca

RIPARTENZA E ARRETRATEZZA HANNO CONTRADDISTINTO IL 2022 SEGNATO ANCHE DA GIOIE E DOLORI

Nell'ultimo anno Gela ha corso a due velocità: da un lato la ripartenza, dall'altro l'arretratezza. L'impennata di contagi, la morte dei sette pazienti che erano stati trasferiti ...

Graziano Amato

31 Dicembre 2022 14:43

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Nell'ultimo anno Gela ha corso a due velocità: da un lato la ripartenza, dall'altro l'arretratezza. L'impennata di contagi, la morte dei sette pazienti che erano stati trasferiti al Sant'Elia di Caltanissetta e poi la lenta ripresa. Così è iniziato il 2022 per Gela, un anno contrassegnato da gioie e dolori. Poi, il 31 marzo, la fine dello stato di emergenza. Ora che la pandemia sembra aver allentato la presa (il condizionale è d'obbligo) limitazioni, scuole chiuse, tamponi e lunghe file ai "drive in" sono un lontano ricordo così come i tanti disagi organizzativi che utenti e operatori sanitari hanno dovuto subire. Il 2022,in tema di ripartenze, ha segnalato il ritorno delle processioni religiose. Nulla è cambiato per l'ospedale Vittorio Emanuele, in perenne affanno. In 12 mesi la sanità ha fatto passi indietro tra reparti chiusi o mai aperti e carenze di ogni tipo. Di contro, la cittadinanza ha in minima parte reagito con una raccolta firme e un sit-in, a febbraio. Una nota positiva è rappresentata dall'apertura del tanto atteso centro diurno per autistici. Risalgono allo scorso gennaio invece le tristi aggressioni a due operatori sanitari. Sempre ad inizio anno Gela ha dovuto salutare Tiziano iudica, autista del 118 deceduto in un tragico incidente stradale. In questo anno i gelesi non hanno fatto mancare la propria vicinanza al popolo ucraino con una macchina solidale che si è subito messa in moto. Per la prima volta dopo decenni in città si è presentata un'occasione più unica che rara: era il 10 Giugno quando i cancelli di Bosco Littorio si aprivano per ospitare la Mostra di Ulisse con la straordinaria nave arcaica che in appena 7 mesi ha registrato un boom di visitatori. Il 2022 non è stato l'anno dei musei. Resta chiuso quello regionale e il 2023 dovrebbe essere l'anno buono per l'apertura del tanto atteso Museo del Mare. Da segnalare invece la riapertura, dopo decenni, del Kartodromo affidato dalla provincia ad un'azienda locale. Il 2022 ha portato all'elezione di due senatori gelesi e un deputato Ars, oggi anche vicepresidente dell'Ars. Per la politica locale e per il Sindaco è stato l'anno degli addii e delle dimissioni. Liberamente, Italia Viva Forza Italia hanno lasciato la coalizione. Dimessi anche Danilo Giordano e Nanni Costa. Fuori dalla giunta anche un pilastro del progetto Greco, Terenziano di Stefano. Anche molti dirigenti comunali, 4,hanno lasciato Palazzo di Città. Il Sindaco si trova circondato da pochi fedelissimi. Il Consiglio Comunale è in subbuglio e la sesta città della Sicilia rischia il dissesto. Anno difficile per le tv locali, costrette a fare i conti con un disastroso swich-off che ha oscurato importanti fette di informazione e il pluralismo. Rifiuti. Nel 2022 i gelesi hanno scoperto che in città verrà installato un termovalorizzatori mentre per mesi la discarica Timpazzo ha fatto da stampella, con conferimenti extra, ad un'emergenza mai risolta in Sicilia. Nel frattempo il servizio l'ha continuato a svolgere Tekra mentre tanti cittadini si sono sostituiti alle istituzioni in termini di pulizia e decoro urbano. Tanti altri invece, indisturbati, hanno continuato a sporcare indiscriminatamente. Il 2022 non ha portato alla completa risoluzione di un'atavica emergenza per Gela, quella idrica. Per quasi tutto l'anno interi quartieri sono rimasti a secco. Resta arenato, in tutti i sensi, il porto. È stato l'anno di Argo Cassiopea e anche di altri finanziamenti che hanno preso il via, per lo più in merito alla ristrutturazione di arterie cittadine. Gode di una veste nuova viale Mediterraneo. Resta un miraggio il campo di atletica per il quale in tanti continuano a battersi così come Macchitella lab. Anche quest'anno la criminalità ha lasciato il segno: decine i danneggiamenti e le rapine ai danni di attività commerciali e campagne. A Gela si è tornato a sparare, in pieno giorno, in pieno centro. Tanti, ancora troppi, gli incendi dolosi contro operai imprenditori e consiglieri comunali. Maglia nera anche per le aggressioni personali, l'ultima ai danni di un ristoratore, quasi mortale. Gela quest'anno ha ricordato il 30ennale dalla morte del commerciante Gaetano Giordano, ucciso dalla Mafia. Diverse le indagini avviate dalla Procura. Sul mirino degli inquirenti sono finiti: imprenditori, Eni, Ipab e politici in merito all'utilizzo delle royalties. È stato anche l'anno dell' emergenza a Farello con tanti feretri che per mesi sono rimasti parcheggiati nelle camere mortuarie in attesa di sistemazione. Tanti i tristi addii: tra tutti e solo per citarne alcuni: Michele Orlando, Crocifisso Scepi, Rocco Vacca, Elio Cultraro. Ancora troppi invece i gelesi che quest'anno hanno perso la vita sull'asfalto. L'anno, comunque, si chiude con una crisi finanziaria che potrebbe provocare conseguenze diretti sulla cittadinanza. La speranza è rivolta al nuovo anno, sperando che possa gettarsi alle spalle tutte le note negative di una città che ha la necessità di tornare a vivere serenamente, sotto ogni punto di vista.di Graziano Amato

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