Romeo e Giulietta al liceo delle Scienze Umane di Gela con una reinterpretazione del dramma Shakespeariano
Scuola
Romeo e Giulietta al liceo delle Scienze Umane di Gela con una reinterpretazione del dramma Shakespeariano
Il progetto è partito durante l'estate
"Romeo e Giulietta” come non la avete mai vista e nemmeno immaginata. La tragedia di William Shakespeare irrompe nell'aula magna del liceo delle scienze umane con un adattamento tradotto e interpretato dagli allievi del Liceo Classico "Eschilo" guidati dal regista Giancarlo Bella. Il progetto, iniziato durante l’estate con i laboratori di scrittura e sceneggiatura vede gli studenti impegnati in una reinterpretazione in chiave moderna della lotta dei due innamorati per superare le avversità del destino Il racconto di una guerriglia cittadina, che spalanca l’idea di raccontare l'amore oltre la morte. Non c’è nessun vero motivo per questo odio che esiste fra i Capuleti e i Montecchi: non c’è nessuna differenza fra loro, di status, di ceto sociale o di vedute politiche. Si tratta, al contrario, solo di un’educazione al conflitto in cui sono letteralmente cresciuti tutti i giovani delle due famiglie. Uno spettacolo che offre una visione moderna del dualismo amore-odio ma anche un'interpretazione di un futuro irrealizzabile per i due innamorati, Romeo e Giulietta, che si suicidano perché non possono vivere la loro storia d’amore, lasciando la Città senza un futuro, perché ha perso chi quel futuro lo può costruire.
"Romeo e Giulietta" come non la avete mai vista e nemmeno immaginata. La tragedia di William Shakespeare irrompe nell'aula magna del liceo delle scienze umane con un adattamento tradotto e interpretato dagli allievi del Liceo Classico "Eschilo" guidati dal regista Giancarlo Bella. Il progetto, iniziato durante l'estate con i laboratori di scrittura e sceneggiatura vede gli studenti impegnati in una reinterpretazione in chiave moderna della lotta dei due innamorati per superare le avversità del destino
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Il racconto di una guerriglia cittadina, che spalanca l'idea di raccontare l'amore oltre la morte. Non c'è nessun vero motivo per questo odio che esiste fra i Capuleti e i Montecchi: non c'è nessuna differenza fra loro, di status, di ceto sociale o di vedute politiche. Si tratta, al contrario, solo di un'educazione al conflitto in cui sono letteralmente cresciuti tutti i giovani delle due famiglie. Uno spettacolo che offre una visione moderna del dualismo amore-odio ma anche un'interpretazione di un futuro irrealizzabile per i due innamorati, Romeo e Giulietta, che si suicidano perché non possono vivere la loro storia d'amore, lasciando la Città senza un futuro, perché ha perso chi quel futuro lo può costruire.