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"SBAGLIATO STRUMENTALIZZARE LA RACCOLTA FIRME, CHE I POLITICI LAVORINO PER UN OSPEDALE MIGLIORE"

Cronaca

"SBAGLIATO STRUMENTALIZZARE LA RACCOLTA FIRME, CHE I POLITICI LAVORINO PER UN OSPEDALE MIGLIORE"

Da un paio di settimane gli occhi della cittadinanza e della politica gelese sono puntati sulla sanità e in particolare sull'ospedale Vittorio Emanuele di Gela. Da anni purtroppo il ...

Stefano Blanco

01 Febbraio 2022 14:52

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Da un paio di settimane gli occhi della cittadinanza e della politica gelese sono puntati sulla sanità e in particolare sull'ospedale Vittorio Emanuele di Gela. Da anni purtroppo il nosocomio gelese è messo a dura prova a causa della pandemia ma anche a causa del depotenziamento di organico che pian piano è diventato un vero e proprio caso. A questo va aggiunto l'atavico problema dell'alto rischio di crisi ambientale dovuto alla lunga presenza del polo petrolchimico che per oltre un ventennio ha arrecato silenziosamente danni alla salute degli abitanti di tutto il consorzio. Ecco perché l'ospedale gelese fu inizialmente pensato per diventare un punto di riferimento per tutto il territorio che ricordiamo raccoglie all'incirca 150. 000 cittadini comprendendo anche i paesi limitrofi. Oggi però il Vittorio Emanuele appare non solo depotenziato ma in completo affanno. La recente raccolta firme organizzata dal comitato Sos Vittorio Emanuele, ha dimostrato quanto i cittadini abbiamo a cuore la questione, tuttavia, la presenza al gazebo di alcuni esponenti politici non è piaciuta ad alcuni. Salvatore Scerra, ad esempio, consigliere comunale, esponente del gruppo avanti Gela pensa che la firma sia stata per molti più un'occasione di strumentalizzazione che altro. Il consigliere ha acceso i riflettori anche sull'idea, nata diversi anni fa e rilanciata recentemente dal manager dell'ASP Alessandro Caltagirone, ovvero quella di un grande polo ospedaliero sito in contrada Ponte olivo, che coinvolga nel suo raggio d'azione non solo Gela ma anche Niscemi, Mazzarino, Butera e tutti quei paesi che orbitano tra Gela e Caltanissetta.  oltre che alle risorse economiche servono quelle umane e la Sicilia ne avrebbe da vendere considerando tutte le menti gelesi e non solo sparse in giro per l'Italia.di Stefano Blanco

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