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Scoppia a Gela il caso Ghelas, Greco chiede la revoca dell’amministratore e tuona Iaglietti: "Illegittimo"

Politica

Scoppia a Gela il caso Ghelas, Greco chiede la revoca dell’amministratore e tuona Iaglietti: "Illegittimo"

Il consigliere pronto a denunciare

Graziano Amato

16 Maggio 2024 12:05

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E' terremoto in casa Ghelas. Proprio quando l'amministratore Pietro Inferrera era pronto a trasmettere il bilancio ai revisori dell'azienda il sindaco Lucio Greco ha chiesto la sua revoca dall'incarico. Lo ha fatto con una missiva indirizzata all'ingegnere, al collegio dei revisoi e al collegio sindacale, per discutere e deliberare la revoca del manager, la nomina del nuovo amministratore unico della municipalizzata oltre che di due componenti del collegio sindacale. Nel documento non si fa cenno alle motivazioni che avrebbero indotto il primo cittadino uscente a rompere ogni rapporto con l'ingegnere Inferrera.

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Nelle scorse settimane il consiglio comunale non è riuscito ad approvare un nuovo contratto e cosi la giunta ha dovuto deliberare l'ennesima proroga tecnica trimestrale. Fedelissimi del sindaco in aula hanno messo in discussione il ruolo dell'amministratore e nelle scorse ore il sindaco ha firmato la stoccata. Tuona il consigliere dell'Mpa Diego Iaglietti. "La Ghelas è una società pubblica e per tanto vanno rigorosamente rispettate le norme di trasparenza e pubblicità per la nomina dei componenti della stess. Ad oggi il Comune non ha pubblicato nessun avviso per la selezione di un nuovo amministratore e neanche un avviso pubblico per la selezione dei componenti del collegio sindacale - aggiunge - ruolo attualmente ricoperto dai due supplenti già nominati dal sindaco. La revoca, se deliberata, considerato che è una revoca senza giustificato motivo, comporterebbe un notevole danno erariale, visto che l'incarico dell'attuale amministratore scadrà tra un anno. Forse il sindaco non è informato che la Ghelas multiservizi dovrà, in ogni caso, riconoscere i compensi previsti sino alla fine naturale del mandato dell'amministratore".

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Secondo il consigliere Diego Iaglietti, l'iniziativa del sindaco, che si appresta a lasciare Palazzo di Città, ha delle sfaccettature politiche. "Ma tutto ciò non solo sarebbe illegittimo e dannoso - aggiunge ancora - sarebbe inopportuno visto che siamo a meno di un mese dalla fine certa del suo mandato elettorale. Sarà il nuovo sindaco - aggiunge Iaglietti - che dovrà amministrare questa città a scegliere, giustamente, l'eventuale nuova guida della partecipata, nei modi e nei tempi previsti dalla legge". Insomma Iaglietti pare voglia lasciar intendere che il sindaco uscente è pronto a nominare un nuovo amministratore di fiducia, magari vicino al suo gruppo politico e che resterebbe in carica per tre anni, in piena campagna elettorale. "Invito l'ormai quasi ex sindaco a revocare la richiesta inviata - conclude Diego Iaglietti - diversamente nel mio ruolo legittimo di consigliere comunale e di cittadino, assieme ad altri consiglieri con i quali mi sono confrontato, sarò costretto a rivolgermi agli uffici competenti a tutela e salvaguardia del socio Comune di Gela, dei dipendenti della Ghelas Multiservizi e di tutti i cittadini. Mi auguro che tutto quello che è successo non c'entri nulla con l'attuale campagna elettorale, ma un famoso per personaggio politico spesso diceva che "a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca". Non si è lasciata attendere la replica del sindaco:  "La dichiarazione del consigliere Iaglietti lascia esterrefatti e increduli. Entrare a gamba tesa in una questione che riguarda la governance della Ghelas suscita preoccupazione e lascia qualche dubbio sugli interessi che ci sono in gioco. Non sarò un esperto di economia aziendale come il consigliere Iaglietti che, dall'alto della sua carica di "rettore" di una università, possiede sicuramente delle competenze approfondite su diverse discipline; ma posso assicurare - continua- che l'operato seguito è perfettamente conforme a legge e nei pieni poteri del sindaco, sia riguardo alla nomina dei due componenti effettivi - dimissionari del collegio sindacale, che in relazione alla revoca dell'amministratore, in presenza di gravi motivi e a tutela dell'interesse pubblico. Trovo infine paradossale far trasparire interessi elettoralistici dietro la mia decisione. Il consigliere comunale non dovrebbe infatti dimenticare che ho scelto di non candidarmi. Non mi pare che lui possa dire la stessa cosa"- conclude. Intanto, l'amministratore unico Pietro Inferrera è pronto a ogni tipo di confronto.

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