Cronaca
Scuola, anche la consulta giovanile si unisce al coro quasi unanime: subito dad e tamponi nelle scuole
Anche la consulta giovanile si è unita al coro quasi unanime che da ormai giorni si rivolge ad asp: le scuole non sono piu sicure, contrariamente da quanto sostenuto dall'azienda san...
Anche la consulta giovanile si è unita al coro quasi unanime che da ormai giorni si rivolge ad asp: le scuole non sono piu sicure, contrariamente da quanto sostenuto dall'azienda sanitaria. È direttamente al manager Alessandro Caltagirone che la consulta si rivolge: "se si leggono i dati del contagio -scrivono il presidente Martina Pisano, la vice Laura Malluzzo e il segretario Luigi Bruscia - attenzionando i numeri relativi alle nuove positività e ai soggetti posti in quarantena, non bisogna essere di certo grandi virologi per realizzare che una larga fetta di quei dati è letteralmente monopolizzata dal mondo della scuola".La consulta nella missiva inviata al numero uno dell'Asp passa in rassegna le inefficienze legate alla gestione dell'emergenza: dal mancato tracciamento, ai problemi di comunicazione fino ai ritardi delle quarantene. "Non è possibile che le comunicazioni con le quali si pongono studenti e insegnanti in quarantena -scrivono ancora i tre della consulta - arrivino, in alcuni casi, anche cinque giorni dopo la positività di un soggetto". Secondo la consulta inoltre l'Asp avrebbe mollato la presa, nell'ultimo periodo, del monitoraggio. Chiedono a Caltagirone di organizzare uno screening di massa all'interno delle scuole evitando l'utilizzo dell'ex terminal bus, ritenuto scomodo, lontano e fatiscente.Le istanze dei giovani membri della consulta non si allontanano da quelle inoltrate all'azienda sanitaria dal comune, dai rappresentanti degli studenti e da molti genitori. Un'azienda sanitaria che al momento si è semplicemente limitata a ritenere le scuole luoghi sicuri. "Non ci sono le condizioni per stare a scuola in sicurezza -concludono Pisano, Malluzzo e Bruscia - chiediamo che venga disposta la didattica a distanza, in modo da non aggravare una situazione già molto complicata.