SECONDO "PER" E PARTITO DEMOCRATICO IL CENTROSINISTRA SI RICONOSCERÀ IN UN UNICO "FRONTE PROGRESSISTA"
Politica
SECONDO "PER" E PARTITO DEMOCRATICO IL CENTROSINISTRA SI RICONOSCERÀ IN UN UNICO "FRONTE PROGRESSISTA"
Da qualche tempo i partiti di centrosinistra faticano a dialogare. Neanche un appuntamento elettorale importante come le regionali è riuscito a ricompattare il tanto nominato "ca...
Da qualche tempo i partiti di centrosinistra faticano a dialogare. Neanche un appuntamento elettorale importante come le regionali è riuscito a ricompattare il tanto nominato "campo progressista". Distanze proiettate anche negli scenari politici locali. Da tempo ormai si è consolidato un certo feeling tra il movimento "Rinnova" e il M5S. Un sodalizio che ha portato nelle score ore alla nascita di "Unità Progressista" che trova espressione anche in Consiglio Comunale, con le tre consigliere Ascia, Farruggia e Giudice. In conferenza stampa è stato definito un progetto di larghe vedute progressiste aperto a tutte le forze. Un taglio del nastro a cui non ha partecipato però né il Partito Democratico e neanche "PeR", il laboratorio politico, cosi è stato definito, a cui fa riferimento Miguel Donegani. Sia l'ex parlamentare che i pentastellati hanno confermato un dialogo nascente che, rispetto al PD, è già un passo avanti. Per questo Donegani è convinto che il campo progressista può ricompattarsi senza lasciare indietro nessuno. È tra il Partito Democratico e il M5S che continua ad esserci una certa diffidenza. "Sono mai stati progressisti?" si è chiesto il Vicepresidente Ars Nuccio Di Paola. Una domanda che il segretario provinciale del PD ha rispedito al mittente. Anche Peppe Di Cristina, prossimo alle dimissioni, rivendica il ruolo del Partito Democratico ed è comunque convinto che il Centrosinistra si ricompatterà.di Graziano Amato
Da qualche tempo i partiti di centrosinistra faticano a dialogare. Neanche un appuntamento elettorale importante come le regionali è riuscito a ricompattare il tanto nominato "campo progressista". Distanze proiettate anche negli scenari politici locali. Da tempo ormai si è consolidato un certo feeling tra il movimento "Rinnova" e il M5S. Un sodalizio che ha portato nelle score ore alla nascita di "Unità Progressista" che trova espressione anche in Consiglio Comunale, con le tre consigliere Ascia, Farruggia e Giudice. In conferenza stampa è stato definito un progetto di larghe vedute progressiste aperto a tutte le forze. Un taglio del nastro a cui non ha partecipato però né il Partito Democratico e neanche "PeR", il laboratorio politico, cosi è stato definito, a cui fa riferimento Miguel Donegani. Sia l'ex parlamentare che i pentastellati hanno confermato un dialogo nascente che, rispetto al PD, è già un passo avanti. Per questo Donegani è convinto che il campo progressista può ricompattarsi senza lasciare indietro nessuno. È tra il Partito Democratico e il M5S che continua ad esserci una certa diffidenza. "Sono mai stati progressisti?" si è chiesto il Vicepresidente Ars Nuccio Di Paola. Una domanda che il segretario provinciale del PD ha rispedito al mittente. Anche Peppe Di Cristina, prossimo alle dimissioni, rivendica il ruolo del Partito Democratico ed è comunque convinto che il Centrosinistra si ricompatterà.di Graziano Amato