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SEDE COMMISSARIATO, PER CONTI UNA BATTAGLIA SENZA COLORE POLITICO MA CON CRITICHE DALLA MINORANZA

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SEDE COMMISSARIATO, PER CONTI UNA BATTAGLIA SENZA COLORE POLITICO MA CON CRITICHE DALLA MINORANZA

E' stata una serata rovente, in tutti i sensi, quella che ha visto i consiglieri comunali riuniti all'auditorium del Centro sociale S. Liardo, per discutere della spinosa questione riguard...

Stefano Blanco

23 Giugno 2021 13:49

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E' stata una serata rovente, in tutti i sensi, quella che ha visto i consiglieri comunali riuniti all'auditorium del Centro sociale S. Liardo, per discutere della spinosa questione riguardante il commissariato di Niscemi. Di fatti negli scorsi giorni è emerso un problema oramai improrogabile, ovvero, quello del rischio di chiusura del presidio di guardia del corpo di polizia di Niscemi. Un problema esploso in faccia all'amministrazione che rischia di diventare un vero e proprio caso, capace di rendere amari gli ultimi mesi del mandato del sindaco Massimiliano Conti che ha definito la vicenda come una delle più complesse che l'amministrazione attuale abbia mai dovuto gestire. I consiglieri d'opposizione hanno, dunque, evidenziato le loro perplessità, attraverso una mozione presentata dal consigliere Luigi Gualato nella quale viene chiesto un immediato intervento da parte dell'amministrazione, onde evitare la perdita di un immobile così prezioso per la città e i cittadini. L'idea dei consiglieri firmatari della mozione è quella di trovare a tutti i costi i fondi per ripristinare l'immobile, d'importanza indiscutibile, e che assume un ruolo significativo di baluardo di legalità, se si pensa alla situazione in cui verteva Niscemi, come del resto l'intera Sicilia, intorno agli anni '90, periodo nero per le forze dell'ordine nell'isola. Dunque, ciò che Gualato e gli altri consiglieri chiedono è che l'immobile non venga chiuso né tantomeno ceduto allo stato, una delle ipotesi più plausibili. A riguardo l'intervento del sindaco è stato chiarificatore. Il primo cittadino ha mostrato come l'amministrazione stesse lavorando da tempo alla questione, sin dal suo insediamento nel 2017, con sopralluoghi e interlocuzioni costanti con questura, prefetto e regione. L'intenzione di spostare i locali del commissariato era già sorta nel nel 15 Luglio 2017, in quel periodo la sede era già sotto sfratto da ben sette anni. E nel 2021 cosa è cambiato? La regione ha richiesto diversi progetti al comune, progetti che rispettassero diversi criteri primo tra tutti l'incidenza sismica. I progetti sono stati presentati, rassicura il Sindaco garantendo che il commissariato non chiuderà. Si delineano all'orizzonte, dunque, una serie di opzioni il cui comun denominatore è rappresentato senza dubbio da due condizioni: la prima è quella di restaurare i locali al fine di non perdere il presidio, considerato essenziale per la collettività, la seconda è quella di non cedere allo stato l'immobile considerato di alto valore patrimoniale. Conti ha richiamato alla collaborazione e alla pazienza per una vicenda complessa ma che vive dell'opinione unanime di tutto il consiglio, che tuttavia appare diviso sulle modalità e sui dettagli di una problematica non nata in questi giorni ma che sembrerebbe essere all'atto conclusivo.di Stefano Blanco

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