Seggio all’Ars conteso, guerra in Fdl: il gelese Scuvera dovrà ancora attendere
Politica
Seggio all’Ars conteso, guerra in Fdl: il gelese Scuvera dovrà ancora attendere
I magistrati si pronunceranno entro 30 giorni
Bisognerà attendere ancora per capire se il coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia Salvatore Scuvera sarà un nuovo deputato dell'Assemblea Regionale Siciliana. I magistrati della Corte D'appello di Palermo si pronunceranno al massimo entro i prossimi 30 giorni. E' in questo lasso di tempo che la sentenza dovrebbe essere depositata, il condizionale è d'obbligo anche se in genere in materia elettorale i tempi sono più celeri. I giudici si esprimeranno sul ricorso presentato dall'attuale deputato regionale meloniano Giuseppe Catania, dichiarato ineleggibile in primo grado a seguito di un ricorso presentato da un gruppo di elettori. Se la Corte d'Appello confermasse l'ineleggibilità di Catania la sentenza diventerebbe immediatamente esecutiva e il gelese Scuvera a quel punto diventerebbe a tutti gli effetti un deputato regionale. Il verdetto potrebbe arrivare in una fase molto delicata della campagna elettorale, entro il 29 giugno: prima o dopo, dunque, dei risultati elettorai dell'8 e del 9 giugno. A prescindere dall'esito, che porterà molto probabilmente a un ballottaggio che si terrebbe il 26 giugno, il partito locale che, impegnato nella coalizione di centrodestra a sostegno di Grazia Cosentino, si ritroverebbe ad avere un rappresente in più. Intanto spuntano sette cosiddetti “impresentabili” in corsa alle elezioni Europee dell’8 e il 9 giugno, cioè i candidati che violano il Codice di autoregolamentazione stilato dalla Commissione parlamentare Antimafia, una dichiarazione d’impegni senza valore vincolante per i partiti. Ad annunciarli martedì è stata la presidente dell’organo, Chiara Colosimo, che ha riferito l’esito dei controlli svolti con l’ausilio della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. Due dei sette candidati "impresentabili" alle elezioni Europee sono siciliani: si tratta di Marco Falcone (Forza Italia) e Giuseppe Milazzo (Fratelli d'Italia). "Sono particolarmente contenta perché in questo mio primo anno di presidenza siamo riusciti a invertire la tendenza: quella di non dare i nomi degli 'impresentabili' il giorno prima o pochi giorni prima del voto", afferma la presidente della commissione parlamentare Antimafia, che aggiunge: "Questo permette una corretta informazione a chi andrà a votare". In generale, secondo Colosimo, "bisogna ritornare al controllo preventivo, cioè prima della presentazione delle liste" . "Ho appreso delle odierne dichiarazioni della presidente Colosimo, vorrei ricordare di aver dichiarato i due procedimenti in corso già dalla mia elezione alle ultime Regionali e dalla mia nomina ad assessore all'Economia. Nulla ci vieta di correre a questa tornata elettorale. Del resto ad oggi in Italia, per fortuna, non è stato ancora istituito alcun reato di 'impresentabilità'". Così l'assessore all'Economia della Regione Siciliana Marco Falcone, candidato per Forza Italia alle Europee. "Le valutazioni della commissione Antimafia - prosegue Falcone - attengono a un piano che prescinde dall'ambito penale e che non incide sul percorso in atto. Rassicuriamo gli amici che, in queste ore, ci hanno mostrato vicinanza e sostegno, invitandoli a dare il massimo in questi ultimi dieci giorni di campagna, per poter realizzare a Bruxelles il nostro progetto di 'Europa dei fatti', cioè l'Ue finalmente vicina in concreto a Sicilia e Sardegna". Anche a Gela, intanto, in queste ore, alcune delle 18 liste elettorali, che non avevano trasmesso la documentazione alle commissioni antimafia, stanno completando l'iter.
Bisognerà attendere ancora per capire se il coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia Salvatore Scuvera sarà un nuovo deputato dell'Assemblea Regionale Siciliana. I magistrati della Corte D'appello di Palermo si pronunceranno al massimo entro i prossimi 30 giorni. E' in questo lasso di tempo che la sentenza dovrebbe essere depositata, il condizionale è d'obbligo anche se in genere in materia elettorale i tempi sono più celeri. I giudici si esprimeranno sul ricorso presentato dall'attuale deputato regionale meloniano Giuseppe Catania, dichiarato ineleggibile in primo grado a seguito di un ricorso presentato da un gruppo di elettori.
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Se la Corte d'Appello confermasse l'ineleggibilità di Catania la sentenza diventerebbe immediatamente esecutiva e il gelese Scuvera a quel punto diventerebbe a tutti gli effetti un deputato regionale. Il verdetto potrebbe arrivare in una fase molto delicata della campagna elettorale, entro il 29 giugno: prima o dopo, dunque, dei risultati elettorai dell'8 e del 9 giugno. A prescindere dall'esito, che porterà molto probabilmente a un ballottaggio che si terrebbe il 26 giugno, il partito locale che, impegnato nella coalizione di centrodestra a sostegno di Grazia Cosentino, si ritroverebbe ad avere un rappresente in più.
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Intanto spuntano sette cosiddetti "impresentabili" in corsa alle elezioni Europee dell'8 e il 9 giugno, cioè i candidati che violano il Codice di autoregolamentazione stilato dalla Commissione parlamentare Antimafia, una dichiarazione d'impegni senza valore vincolante per i partiti. Ad annunciarli martedì è stata la presidente dell'organo, Chiara Colosimo, che ha riferito l'esito dei controlli svolti con l'ausilio della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. Due dei sette candidati "impresentabili" alle elezioni Europee sono siciliani: si tratta di Marco Falcone (Forza Italia) e Giuseppe Milazzo (Fratelli d'Italia). "Sono particolarmente contenta perché in questo mio primo anno di presidenza siamo riusciti a invertire la tendenza: quella di non dare i nomi degli 'impresentabili' il giorno prima o pochi giorni prima del voto", afferma la presidente della commissione parlamentare Antimafia, che aggiunge: "Questo permette una corretta informazione a chi andrà a votare". In generale, secondo Colosimo, "bisogna ritornare al controllo preventivo, cioè prima della presentazione delle liste" . "Ho appreso delle odierne dichiarazioni della presidente Colosimo, vorrei ricordare di aver dichiarato i due procedimenti in corso già dalla mia elezione alle ultime Regionali e dalla mia nomina ad assessore all'Economia. Nulla ci vieta di correre a questa tornata elettorale. Del resto ad oggi in Italia, per fortuna, non è stato ancora istituito alcun reato di 'impresentabilità'". Così l'assessore all'Economia della Regione Siciliana Marco Falcone, candidato per Forza Italia alle Europee. "Le valutazioni della commissione Antimafia - prosegue Falcone - attengono a un piano che prescinde dall'ambito penale e che non incide sul percorso in atto. Rassicuriamo gli amici che, in queste ore, ci hanno mostrato vicinanza e sostegno, invitandoli a dare il massimo in questi ultimi dieci giorni di campagna, per poter realizzare a Bruxelles il nostro progetto di 'Europa dei fatti', cioè l'Ue finalmente vicina in concreto a Sicilia e Sardegna". Anche a Gela, intanto, in queste ore, alcune delle 18 liste elettorali, che non avevano trasmesso la documentazione alle commissioni antimafia, stanno completando l'iter.