SERVIZI PSICHIATRICI RIDOTTI AL LUMICINO COMPLICANO LE VITE DEI MALATI MENTALI E DELLE LORO FAMIGLIE
Cronaca
SERVIZI PSICHIATRICI RIDOTTI AL LUMICINO COMPLICANO LE VITE DEI MALATI MENTALI E DELLE LORO FAMIGLIE
I servizi psichiatrici a Gela sono ridotti al lumicino. I reparti dedicati alla salute mentale del Vittorio Emanuele di Gela sono chiusi, il centro di via Madonna del Rosario soffre le solit...
I servizi psichiatrici a Gela sono ridotti al lumicino. I reparti dedicati alla salute mentale del Vittorio Emanuele di Gela sono chiusi, il centro di via Madonna del Rosario soffre le solite mancanze di personale. A pagarne le spese sono soltanto i malati e le famiglie che devono affrontare, da sole, le ataviche e quotidiane emergenze. Fardelli che solamente chi convive con patologie psichiatriche comprende. L'ennesimo disastro è andato in scena ieri. Tre pazienti sono andati in incandescenza. I sanitari e le forze dell'ordine hanno optato per l'esecuzione di un trattamento sanitario obbligatorio. In due sono stati trasferiti al reparto di psichiatria del Sant'Elia di Caltanissetta, il terzo soggetto a Ragusa. Peccato che nessuno ha avvertito la madre che ha disperatamente cercato il figlio per ore fino a quando l'avvocato Paolo Capici l'ha informata dei fatti. La donna, che non ha ne un marito e ne la patente, non può neanche recarsi a Ragusa per portare degli indumenti al figlio. Una situazione insostenibile per una città che conta tanti malati mentali a fronte di un servizio sanitario scadente.di Graziano Amato
SERVIZI PSICHIATRICI RIDOTTI AL LUMICINO COMPLICANO LE VITE DEI MALATI MENTALI E DELLE LORO FAMIGLIE
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I servizi psichiatrici a Gela sono ridotti al lumicino. I reparti dedicati alla salute mentale del Vittorio Emanuele di Gela sono chiusi, il centro di via Madonna del Rosario soffre le solite mancanze di personale. A pagarne le spese sono soltanto i malati e le famiglie che devono affrontare, da sole, le ataviche e quotidiane emergenze. Fardelli che solamente chi convive con patologie psichiatriche comprende. L'ennesimo disastro è andato in scena ieri. Tre pazienti sono andati in incandescenza. I sanitari e le forze dell'ordine hanno optato per l'esecuzione di un trattamento sanitario obbligatorio. In due sono stati trasferiti al reparto di psichiatria del Sant'Elia di Caltanissetta, il terzo soggetto a Ragusa. Peccato che nessuno ha avvertito la madre che ha disperatamente cercato il figlio per ore fino a quando l'avvocato Paolo Capici l'ha informata dei fatti. La donna, che non ha ne un marito e ne la patente, non può neanche recarsi a Ragusa per portare degli indumenti al figlio. Una situazione insostenibile per una città che conta tanti malati mentali a fronte di un servizio sanitario scadente.di Graziano Amato
SERVIZI PSICHIATRICI RIDOTTI AL LUMICINO COMPLICANO LE VITE DEI MALATI MENTALI E DELLE LORO FAMIGLIE
