Settimana politica convulsa tra le incognite crisi e sbarco, dipendenti annunciano sciopero
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Settimana politica convulsa tra le incognite crisi e sbarco, dipendenti annunciano sciopero
A Palazzo di Città è iniziata una nuova convulsa settimana politica che si è aperta con l'assemblea sindacale dei dipendenti comunali. Nelle prossime ore potrebbe esser...
A Palazzo di Città è iniziata una nuova convulsa settimana politica che si è aperta con l'assemblea sindacale dei dipendenti comunali. Nelle prossime ore potrebbe essere annunciato uno sciopero generale. Da anni attendono la conclusione dell'iter procedurale relativo alla liquidazione degli istituti premianti ai lavoratori, con particolare riferimento alla performance del 2020. Dipendenti e rappresentanti sindacali hanno atteso fino ad oggi e nonostante le rassicurazioni giunte dall'amministrazione nel corso dell'assemblea dello scorso 15 maggio, "gli impegni assunti - sostengono - non sono stati rispettati". I lavoratori saranno riuniti in assemblea anche domani mattina e domani pomeriggio. Se la protesta dovesse prolungarsi e se lo sciopero venisse confermato si aprirebbe un momento di stasi che arrecherebbe disagi agli utenti e in generale a tutto l'apparato burocratico dell'ente. Si fermerebbero anche i dipendenti del settore bilancio in una fase che di certo non può permettersi ulteriori ritardi. Si corre contro il tempo per arrivare all'approvazione del rendiconto, in giunta, entro questa settimana. Un vero e proprio tour de force che deve passare anche dal parere dei revisori dei conti e dal voto del consiglio comunale. Contestualmente, definita l'entità del disavanzo, si deve lavorare alle misure correttive da presentare ai magistrati contabili entro il 14 Giugno. Gli spazi di manovra sono strettissimi e anche una piccola infrazione potrebbe costare cara all'amministrazione che vuole a tutti costi evitare il dissesto finanziario. C'è un certo ottimismo da parte dell'assessore al ramo Mariangela Faraci. Spera nel miracolo anche il consigliere della Nuova DC Vincenzo Cascino, che ha deciso di non votare la mozione di sfiducia proprio per dare al sindaco la possibilità di rispettare l'ultimo termine concesso dalla Corte dei Conti. Calendario alla mano, all'amministrazione restano 12 giorni per evitare la sfiducia che potrebbe passare, il prossimo 12 Giugno, a meno che, nonostante un eventuale fallimento del sindaco, qualche consigliere ci ripensi. Intanto domani si tornerà in aula per il consiglio comunale monotematico sull'80° anniversario dello sbarco alleato, anche se l'amministrazione è pronta a inviare il programma ridimensionato a Eni per tentare di accedere alle somme delle compensazioni. di Graziano Amato
A Palazzo di Città è iniziata una nuova convulsa settimana politica che si è aperta con l'assemblea sindacale dei dipendenti comunali. Nelle prossime ore potrebbe essere annunciato uno sciopero generale. Da anni attendono la conclusione dell'iter procedurale relativo alla liquidazione degli istituti premianti ai lavoratori, con particolare riferimento alla performance del 2020. Dipendenti e rappresentanti sindacali hanno atteso fino ad oggi e nonostante le rassicurazioni giunte dall'amministrazione nel corso dell'assemblea dello scorso 15 maggio, "gli impegni assunti - sostengono - non sono stati rispettati". I lavoratori saranno riuniti in assemblea anche domani mattina e domani pomeriggio. Se la protesta dovesse prolungarsi e se lo sciopero venisse confermato si aprirebbe un momento di stasi che arrecherebbe disagi agli utenti e in generale a tutto l'apparato burocratico dell'ente. Si fermerebbero anche i dipendenti del settore bilancio in una fase che di certo non può permettersi ulteriori ritardi. Si corre contro il tempo per arrivare all'approvazione del rendiconto, in giunta, entro questa settimana. Un vero e proprio tour de force che deve passare anche dal parere dei revisori dei conti e dal voto del consiglio comunale. Contestualmente, definita l'entità del disavanzo, si deve lavorare alle misure correttive da presentare ai magistrati contabili entro il 14 Giugno. Gli spazi di manovra sono strettissimi e anche una piccola infrazione potrebbe costare cara all'amministrazione che vuole a tutti costi evitare il dissesto finanziario. C'è un certo ottimismo da parte dell'assessore al ramo Mariangela Faraci. Spera nel miracolo anche il consigliere della Nuova DC Vincenzo Cascino, che ha deciso di non votare la mozione di sfiducia proprio per dare al sindaco la possibilità di rispettare l'ultimo termine concesso dalla Corte dei Conti. Calendario alla mano, all'amministrazione restano 12 giorni per evitare la sfiducia che potrebbe passare, il prossimo 12 Giugno, a meno che, nonostante un eventuale fallimento del sindaco, qualche consigliere ci ripensi. Intanto domani si tornerà in aula per il consiglio comunale monotematico sull'80° anniversario dello sbarco alleato, anche se l'amministrazione è pronta a inviare il programma ridimensionato a Eni per tentare di accedere alle somme delle compensazioni. di Graziano Amato