Politica
Siccità, Sammartino: "Il governo Schifani ha agito con determinazione. Serve adesso una risposta celere da Roma"
Chiesto lo stato di emergenza nazionale
«La giunta regionale ha formalizzato la richiesta di stato di emergenza nazionale per la siccità per garantire acqua potabile ai cittadini e attenuare le sofferenze degli operatori del comparto agricolo. La situazione è estremamente delicata e ne siamo consapevoli, ma siamo altrettanto determinati ad affrontarla come dimostra il lavoro incessante del presidente Schifani». Lo dice l'assessore regionale all'Agricoltura, Luca Sammartino. «Le previsioni meteorologiche per le prossime settimane e l'arrivo degli anticicloni africani sperimentati già a Pasqua, - aggiunge l'esponente della giunta regionale - non fanno ben sperare per il futuro prossimo.
Per quanto riguarda l'agricoltura, il comparto in Sicilia potrebbe subire un tracollo di reddito e occupazione. Rischiamo la compromissione e la perdita definitiva delle colture permanenti (agrumi, frutta, vigne) e la moria diffusa del bestiame, con i conseguenti problemi di ordine sanitario. I danni, stimati dal dipartimento dell'Agricoltura, oscillerebbero tra uno e 2,5 miliardi di euro. Per questo - sottolinea Sammartino - serve una risposta celere da Roma. La dichiarazione di emergenza nazionale ci consentirebbe di mettere in campo misure essenziali per il comparto agricolo: sgravi fiscali e contributivi, moratorie e sospensione di mutui e adempimenti per le imprese del settore agricolo e zootecnico in difficoltà, la sospensione dei contributi di bonifica, considerato che le dighe non hanno l'acqua per irrigare, e la possibilità di attivare le deroghe comunitarie previste per i piani strategici della Pac e i Piani di sviluppo Rurale e dei contributi Inps».