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Slitta a Gela l’apertura del Museo del Mare, impianto elettrico da rifare

Cultura

Slitta a Gela l’apertura del Museo del Mare, impianto elettrico da rifare

Dopo il furto dei cavi di rame

Graziano Amato

01 Giugno 2024 12:04

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Il piano per lo Sviluppo e la Coesione firmato lunedì dalla premier Giorgia Meloni e dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani preve lo stanziamento di 2 milioni di euro per le Mura Timoleontee. Il direttore del parco archeologico Luigi Maria Gattuso spiega ai nostri microfoni per cosa saranno impiegati. Bisognerà attendere ancora, invece, per l'apertura del Museo Regionale, strettamente correlata al completamento del Museo del Mare. Va ricostruito, infatti, l'impianto elettrico dopo il furto dei cavi di rame, compiuto da ignoti.

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L'intervento potrebbe essere finanziato dal Parco Archeologico che ieri ha inserito un'ingente somma nel suo bilancio di previsione. Prima bisognerà conoscere l'esito del contenzioso tra la soprintendenza e la ditta esecutrice dei lavori. "La soprintendenza - dichiara la soprintendente Daniela Vullo - ha avviato nei confronti dell'impresa esecutrice dei lavori attività di tipo legale amministrativa per il recupero delle somme necessarie a coprire il danno". Fino a quando la struttura non riaprirà i battenti i lavori del Museo Regionale non potranno essere completati visto che al suo interno sono conservate ancora le casse che contengono la nave arcaica. Solo quando queste saranno trasferite i lavori potranno essere conclusi.  "Se il relitto arcaico fosse stato sistemato all'interno dell'ex monastero delle benedettine - sostiene Gattuso, che aveva lanciato la proposta fortemente criticata - oggi il Museo Regionale sarebbe già aperto" 

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