Società interrompe servizio di elisoccorso su Caltanissetta e Messina. Volo: "Decisione inaccettabile"
Attualità
Società interrompe servizio di elisoccorso su Caltanissetta e Messina. Volo: "Decisione inaccettabile"
Regione contesta l'inadempienza
Dopo l’interruzione del servizio di elisoccorso nelle centrali operative del 118 di Messina e Caltanissetta da parte della società responsabile, la Regione Siciliana ha chiesto all’azienda l’immediato ripristino del servizio. Con una nota inviata dal dirigente del dipartimento per la Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, l’assessorato della Salute ha chiesto alla società Avincis Aviation Italia spa “l’integrale ripristino delle condizioni di efficienza operativa” sulle centrali del 118 rimaste scoperte. In seguito alla richiesta, la società ha riattivato l’elisoccorso sulla centrale di Messina ma non ancora su quella di Caltanissetta. «La Regione Siciliana – dichiara l’assessore Giovanna Volo – non può accettare che un servizio così importante per la salute dei cittadini possa essere interrotto unilateralmente e senza alcun preavviso in pieno agosto con una semplice quanto improbabile comunicazione, ancor più in questo periodo quando il servizio sanitario regionale è strenuamente impegnato sul territorio per la presenza di un significativo flusso turistico. Faremo di tutto, d’intesa con il presidente Schifani che sta monitorando l’intera vicenda, perché il diritto all’assistenza sanitaria venga rispettato e garantito esercitando le azioni consentite dall’ordinamento». Nella nota del dipartimento per la Pianificazione strategica, viene sottolineato come l’assenza simultanea di due elicotteri possa causare un “gravissimo deficit di assistenza, con inevitabili ripercussioni sulla popolazione assistita”. «Interrompere le attività del servizio di elisoccorso in due centrali operative – spiega il dirigente generale Iacolino – significa lasciare scoperto 1/3 del servizio sul territorio regionale. Questo è inaccettabile e in caso di un mancato ripristino integrale dell'operatività, segnaleremo i fatti all’autorità giudiziaria, ferme restando le evidenti e gravi responsabilità per il disservizio per le quali ci riserviamo le conseguenti iniziative a tutela della comunità siciliana».
Dopo l'interruzione del servizio di elisoccorso nelle centrali operative del 118 di Messina e Caltanissetta da parte della società responsabile, la Regione Siciliana ha chiesto all'azienda l'immediato ripristino del servizio. Con una nota inviata dal dirigente del dipartimento per la Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, l'assessorato della Salute ha chiesto alla società Avincis Aviation Italia spa "l'integrale ripristino delle condizioni di efficienza operativa" sulle centrali del 118 rimaste scoperte. In seguito alla richiesta, la società ha riattivato l'elisoccorso sulla centrale di Messina ma non ancora su quella di Caltanissetta.
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«La Regione Siciliana - dichiara l'assessore Giovanna Volo - non può accettare che un servizio così importante per la salute dei cittadini possa essere interrotto unilateralmente e senza alcun preavviso in pieno agosto con una semplice quanto improbabile comunicazione, ancor più in questo periodo quando il servizio sanitario regionale è strenuamente impegnato sul territorio per la presenza di un significativo flusso turistico. Faremo di tutto, d'intesa con il presidente Schifani che sta monitorando l'intera vicenda, perché il diritto all'assistenza sanitaria venga rispettato e garantito esercitando le azioni consentite dall'ordinamento».
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Nella nota del dipartimento per la Pianificazione strategica, viene sottolineato come l'assenza simultanea di due elicotteri possa causare un "gravissimo deficit di assistenza, con inevitabili ripercussioni sulla popolazione assistita". «Interrompere le attività del servizio di elisoccorso in due centrali operative - spiega il dirigente generale Iacolino - significa lasciare scoperto 1/3 del servizio sul territorio regionale. Questo è inaccettabile e in caso di un mancato ripristino integrale dell'operatività, segnaleremo i fatti all'autorità giudiziaria, ferme restando le evidenti e gravi responsabilità per il disservizio per le quali ci riserviamo le conseguenti iniziative a tutela della comunità siciliana».