Solo un’ora una volta a settimana per salire a Farello a piedi dalla statale e tornare con l’unico bus
Disagi del cittadino
Solo un’ora una volta a settimana per salire a Farello a piedi dalla statale e tornare con l’unico bus
Un chilometro e mezzo tra andata e ritorno, al centro tappa dal fioraio e meno di un'ora, una sola volta a settimana, per visitare le esequie dei propri cari. Andare a Farello per chi purtr...
Un chilometro e mezzo tra andata e ritorno, al centro tappa dal fioraio e meno di un'ora, una sola volta a settimana, per visitare le esequie dei propri cari. Andare a Farello per chi purtroppo non dispone di una vettura propria o di un passaggio in auto, non è mai stato così complicato. In passato, l'autobus urbano accompagnava i visitatori fino all'entrata principale del campo Santo, da settimane però data la chiusura al traffico dello svincolo ex Smim il mezzo pubblico, con una sola corsa a settimana prevista per il lunedì, è costretto a fermarsi all'imbocco della statale 115 proprio al di sotto del sovrappasso della Gela-Siracusa mai completata.Da li parte un "Pellegrinaggio" di cittadini, molti anziani, che lentamente passo dopo passo percorrono un lungo tragitto che li porta al cimitero. Circa 670 metri, secondo quanto riporta Google Maps, che uniti alla pendenza non indifferente, rendono il tragitto uno sforzo non da poco per alcuni dei visitatori. All'arduo percorso si aggiunge l'aggravante "Tempo". Non basta, infatti, dover percorrere l'intera salita a piedi bisogna farlo anche in fretta perché il ritorno dell'autobus è previsto per le 10 con una seconda corsa appena 10 minuti dopo e se si salta l'appuntamento delle 10:10, addio bus, si rimane a piedi con solo la statale di fronte. Diversi i cittadini infuriati anche stamattina, circa una cinquantina che ostinatamente non rinunciano a visitare i propri cari nonostante le avverse condizioni.Una situazione surreale che si ripete ogni lunedì, segnalata da tempo dal coordinatore di quartiere Massimiliano Giorrannello che si è fatto portavoce di numerosi anziani che proprio da San Giacomo partono per questo viaggio settimanale della speranza.di Stefano Blanco
Un chilometro e mezzo tra andata e ritorno, al centro tappa dal fioraio e meno di un'ora, una sola volta a settimana, per visitare le esequie dei propri cari. Andare a Farello per chi purtroppo non dispone di una vettura propria o di un passaggio in auto, non è mai stato così complicato. In passato, l'autobus urbano accompagnava i visitatori fino all'entrata principale del campo Santo, da settimane però data la chiusura al traffico dello svincolo ex Smim il mezzo pubblico, con una sola corsa a settimana prevista per il lunedì, è costretto a fermarsi all'imbocco della statale 115 proprio al di sotto del sovrappasso della Gela-Siracusa mai completata.Da li parte un "Pellegrinaggio" di cittadini, molti anziani, che lentamente passo dopo passo percorrono un lungo tragitto che li porta al cimitero. Circa 670 metri, secondo quanto riporta Google Maps, che uniti alla pendenza non indifferente, rendono il tragitto uno sforzo non da poco per alcuni dei visitatori. All'arduo percorso si aggiunge l'aggravante "Tempo". Non basta, infatti, dover percorrere l'intera salita a piedi bisogna farlo anche in fretta perché il ritorno dell'autobus è previsto per le 10 con una seconda corsa appena 10 minuti dopo e se si salta l'appuntamento delle 10:10, addio bus, si rimane a piedi con solo la statale di fronte. Diversi i cittadini infuriati anche stamattina, circa una cinquantina che ostinatamente non rinunciano a visitare i propri cari nonostante le avverse condizioni.Una situazione surreale che si ripete ogni lunedì, segnalata da tempo dal coordinatore di quartiere Massimiliano Giorrannello che si è fatto portavoce di numerosi anziani che proprio da San Giacomo partono per questo viaggio settimanale della speranza.di Stefano Blanco