Spaccio a Gela, durante il lockdown, a conduzione familiare: incassavano 6 mila euro a settimana
Cronaca
Spaccio a Gela, durante il lockdown, a conduzione familiare: incassavano 6 mila euro a settimana
Undici le misure cautelari eseguite dalla polizia
Undici persone a Gela sono state raggiunte da una misura cautelare per spaccio di droga. Dieci sono finiti in carcere, uno ai domiciliari. La presunta organizzazione era in piena operatività anche e soprattutto durante la pandemia. L'operazione di polizia giudiziaria, soprannominata Smart working, con numerose perquisizioni, ha visto impegnati gli agenti del commissariato di Gela coadiuvati dalla Squadra Mobile di Caltanissetta che hanno operato con il supporto delle Unità Cinofile della Polizia di Stato. L'attività investigativa è relativa - dice la polizia - ad una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti, posta in essere da diversi pregiudicati gelesi, nel periodo compreso tra il settembre 2020 e il febbraio 2021. In particolare, alcuni indagati, nonostante si trovassero in quel periodo in regime di detenzione domiciliare, riuscivano, con la complicità dei familiari, ad approvvigionarsi di ingenti quantitativi di droga, principalmente cocaina, per poi piazzarla sul mercato attraverso la vendita al dettaglio, direttamente dai luoghi di propria residenza. Due le centrali di spaccio: in via Tucidide e al bastione. Lo spaccio avveniva anche in presenza di minori e fruttava all'incirca 5 - 6 mila euro alla settimana. I dettagli sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa.
Undici persone a Gela sono state raggiunte da una misura cautelare per spaccio di droga. Dieci sono finiti in carcere, uno ai domiciliari. La presunta organizzazione era in piena operatività anche e soprattutto durante la pandemia. L'operazione di polizia giudiziaria, soprannominata Smart working, con numerose perquisizioni, ha visto impegnati gli agenti del commissariato di Gela coadiuvati dalla Squadra Mobile di Caltanissetta che hanno operato con il supporto delle Unità Cinofile della Polizia di Stato. L'attività investigativa è relativa - dice la polizia - ad una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti, posta in essere da diversi pregiudicati gelesi, nel periodo compreso tra il settembre 2020 e il febbraio 2021.
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In particolare, alcuni indagati, nonostante si trovassero in quel periodo in regime di detenzione domiciliare, riuscivano, con la complicità dei familiari, ad approvvigionarsi di ingenti quantitativi di droga, principalmente cocaina, per poi piazzarla sul mercato attraverso la vendita al dettaglio, direttamente dai luoghi di propria residenza. Due le centrali di spaccio: in via Tucidide e al bastione. Lo spaccio avveniva anche in presenza di minori e fruttava all'incirca 5 - 6 mila euro alla settimana. I dettagli sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa.