Spari a Mignechi, sullo sfondo dissidi familiari: colpi di pistola a Gela contro lo zio e i suoi cugini
Cronaca
Spari a Mignechi, sullo sfondo dissidi familiari: colpi di pistola a Gela contro lo zio e i suoi cugini
Tra le due famiglie c'erano vecchi dissidi
C’è una faida familiare sullo sfondo del triplice tentato omicidio verificatosi a Gela lo scorso 19 ottobre. L’uomo che ha impugnato la pistola, Valerio C. di 35 anni, agricoltore, ha sparato allo zio e ai suoi due cugini per questioni legate a dei terreni confinanti. Il 35enne, dopo aver atteso in campagna l’arrivo dei suoi parenti, è entrato in azione e ha iniziato a sparare all’impazzata contro lo zio e i suoi due figli. Attendeva il loro arrivo e non appena i tre sono scesi dalla loro macchina, mentre stavano aprendo un cancello, gli ha teso l’agguato. Poi si è dato alla fuga. Una fuga, quella di Valerio C., durata poche ore perché agli inquirenti sono bastate poche ore per risalire al presunto autore materiale del triplice tentato omicidio avvenuto nelle campagne di contrada Santa Lucia. Gli agenti del commissariato di Gela e della squadra mobile, coordinati dalla procura, sono risaliti al presunto autore dell’agguato dopo aver visionato le immagini di una telecamera situata proprio nelle vicinanze del luogo teatro del triplice tentato omicidio. Poche ore dopo la sparatoria, l’uomo era già ricercato. Sentendosi braccato, ha deciso di costituirsi la stessa sera al commissariato di Gela accompagnato dal suo legale. L’indagato è accusato di triplice tentato omicidio aggravato oltre che di detenzione e porto in luogo pubblico di arma da sparo. Il Gip del Tribunale di Gela ha già convalidato l’arresto. L’arma utilizzata per compiere il triplice tentato omicidio, non è stata ancora rinvenuta. Pare che tra le due famiglie i rapporti fossero tesi già da qualche tempo. Più volte vi erano state delle accese discussioni legate ai confini dei terreni di loro proprietà.
C'è una faida familiare sullo sfondo del triplice tentato omicidio verificatosi a Gela lo scorso 19 ottobre. L'uomo che ha impugnato la pistola, Valerio C. di 35 anni, agricoltore, ha sparato allo zio e ai suoi due cugini per questioni legate a dei terreni confinanti. Il 35enne, dopo aver atteso in campagna l'arrivo dei suoi parenti, è entrato in azione e ha iniziato a sparare all'impazzata contro lo zio e i suoi due figli. Attendeva il loro arrivo e non appena i tre sono scesi dalla loro macchina, mentre stavano aprendo un cancello, gli ha teso l'agguato.
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Poi si è dato alla fuga. Una fuga, quella di Valerio C., durata poche ore perché agli inquirenti sono bastate poche ore per risalire al presunto autore materiale del triplice tentato omicidio avvenuto nelle campagne di contrada Santa Lucia. Gli agenti del commissariato di Gela e della squadra mobile, coordinati dalla procura, sono risaliti al presunto autore dell'agguato dopo aver visionato le immagini di una telecamera situata proprio nelle vicinanze del luogo teatro del triplice tentato omicidio.
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Poche ore dopo la sparatoria, l'uomo era già ricercato. Sentendosi braccato, ha deciso di costituirsi la stessa sera al commissariato di Gela accompagnato dal suo legale. L'indagato è accusato di triplice tentato omicidio aggravato oltre che di detenzione e porto in luogo pubblico di arma da sparo. Il Gip del Tribunale di Gela ha già convalidato l'arresto. L'arma utilizzata per compiere il triplice tentato omicidio, non è stata ancora rinvenuta. Pare che tra le due famiglie i rapporti fossero tesi già da qualche tempo. Più volte vi erano state delle accese discussioni legate ai confini dei terreni di loro proprietà.