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Spray nasali, stop all’uso di efedrina: può provocare infarto e ictus

Benessere

Spray nasali, stop all’uso di efedrina: può provocare infarto e ictus

Presto per le aziende farmaceutiche potrebbero arrivare nuove regole

Redazione

10 Marzo 2024 10:46

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Potrebbero presto cambiare le regole per le aziende farmaceutiche che producono e vendono farmaci che contengono efedrina, sostanza presente anche come principio attivo in diversi medicinali di uso quotidiano, come gli spray decongestionanti per il naso o i broncodilatatori per l'asma. Domani è previsto l'arrivo sul tavolo del Consiglio dei ministri di uno schema di decreto legislativo che dovrebbe introdurre una stretta alle regole sull'uso e la sorveglianza dell'efedrina, soprattutto per contrastare l'uso illecito nelle produzioni di droghe. Così come già indicato dal regolamento Ue sul tema, il Testo unico stupefacenti introdurrà una quarta categoria ai cosiddetti «precursori di droghe», spiega il Messaggero.

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Già da tempo è noto come l'efedrina abbia effetti anche sul sistema nervoso centrale. «In passato è stato usato anche per migliorare la concentrazione nello studio o anche per dimagrire - racconta al Messaggero il professor Massimo Clerici, docente ordinario di Psichiatria dell'Università Bicocca di Milano - Ora pare sia ritornato in auge tra i produttori di sostanze illegali».Un uso a dosi importanti di sostanze a base di efedrina rischia di scatenare «stati di ansia, confusione , irrequietezza, insonnia, stati psicotici», spiega il professor Clerici. Ma i rischi possono essere ancor più gravi: «Anche fibrillazione cardiaca, infarto e ictus». Se poi quei farmaci a base di efedrina vengono assunti con altre sostanze eccitanti, dal caffè alle amfetamine «si può andare in coma - avverte Clerici - e arrivare addirittura alla morte».

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