Cronaca
Studentessa suicida a Piazza Armerina: resta il giallo dopo l’autopsia
Al momento resta aperta ogni ipotesi
L'autopsia non avrebbe detto la parola decisiva sulla morte della quindicenne di Piazza Armerina trovata impiccata a un albero, nel giardino di casa, la scorsa settimana. «Al momento resta aperta ogni ipotesi. Abbiamo spunti interessanti, ma da soli non sono sufficienti a confermare o escludere alcunché. L'esame è stato molto lungo perché gli approfondimenti da fare sono delicati e ci serve acquisire altri dati. Quindi non possiamo trarre alcuna conclusione», ha detto, al termine degli accertamenti sul corpo della ragazzina, Giuseppe Bulla, il medico legale nominato dalla famiglia.
Una linea condivisa dalla legale, l'avvocato Milena Ruffini, che, dunque, lascia aperta ogni pista: dal suicidio, tesi privilegiata dagli investigatori - sul caso indaga la procura dei minori di Caltanissetta - a quella del delitto che, almeno nei primi momenti, era stata adombrata dalla madre dell'adolescente. «I consulenti dei pm si sono presi 90 giorni per il deposito della relazione», ha spiegato Bulla, anticipando ai giornalisti che i risultati degli accertamenti non arriveranno a breve. A disporre l'autopsia erano stati i magistrati dei minori. Una mossa a sorpresa, quando era già arrivato il nulla-osta alla sepoltura della Procura di Enna, finalizzato proprio a chiarire ogni aspetto della vicenda.