TERZO ATTO VANDALICO IN MENO DI SEI MESI PER IL DISTRIBUTORE AUTOMATICO DI VIA BRESMES
Cronaca
TERZO ATTO VANDALICO IN MENO DI SEI MESI PER IL DISTRIBUTORE AUTOMATICO DI VIA BRESMES
Terzo atto vandalico in meno di sei mesi per il titolare del distributore automatico di via Bresmes. Ancora vandali, ancora in centro storico e protagonisti ancora una volta due giovani raga...
Terzo atto vandalico in meno di sei mesi per il titolare del distributore automatico di via Bresmes. Ancora vandali, ancora in centro storico e protagonisti ancora una volta due giovani ragazzi. La vittima sempre Claudio Pizzardi il titolare di diversi punti vendita con distributori automatici che subisce questo tipo di atti solo in quello presente in via Bresmes. Ed è arrivato al terzo episodio in meno di sei mesi. Questa volta uno dei giovani indentificato dalle telecamere E. T. era munito di bastoni con cui prima ha provato a manomettere una delle macchinette per poi scagliarcisi contro. C'è amarezza per Claudio che ogni volta deve sobbarcarsi spese di manutenzione straordinaria per non parlare della perdita di tempo per le denunce e le possibili spese legali future, tutto questo per qualche lattina o prodotti dal costo di qualche manciata d'euro. Dopo gli atti di questa estate più volte si è discusso di un problema culturale, che deriverebbe dall'educazione familiare e di cui molti giovani gelesi sarebbero afflitti, dopo gli atti di ieri notte diventa ancor più difficile dare torto a questa teoria.di Stefano Blanco
Terzo atto vandalico in meno di sei mesi per il titolare del distributore automatico di via Bresmes. Ancora vandali, ancora in centro storico e protagonisti ancora una volta due giovani ragazzi. La vittima sempre Claudio Pizzardi il titolare di diversi punti vendita con distributori automatici che subisce questo tipo di atti solo in quello presente in via Bresmes. Ed è arrivato al terzo episodio in meno di sei mesi. Questa volta uno dei giovani indentificato dalle telecamere E. T. era munito di bastoni con cui prima ha provato a manomettere una delle macchinette per poi scagliarcisi contro. C'è amarezza per Claudio che ogni volta deve sobbarcarsi spese di manutenzione straordinaria per non parlare della perdita di tempo per le denunce e le possibili spese legali future, tutto questo per qualche lattina o prodotti dal costo di qualche manciata d'euro. Dopo gli atti di questa estate più volte si è discusso di un problema culturale, che deriverebbe dall'educazione familiare e di cui molti giovani gelesi sarebbero afflitti, dopo gli atti di ieri notte diventa ancor più difficile dare torto a questa teoria.di Stefano Blanco