SUNIA STIMA UN 10% IN PIÙ DI SFRATTI NEL 2023 E L’EMERGENZA ABITATIVA RISCHIA DI AGGRAVARSI
Disagi del cittadino
SUNIA STIMA UN 10% IN PIÙ DI SFRATTI NEL 2023 E L’EMERGENZA ABITATIVA RISCHIA DI AGGRAVARSI
Il SUNIA, sindacato nazionale unitario inquilini e assegnatari, torna a sollecitare l'Amministrazione in merito all'emergenza abitativa che rischia di colpire diverse famiglie gelesi gi&ag...
Il SUNIA, sindacato nazionale unitario inquilini e assegnatari, torna a sollecitare l'Amministrazione in merito all'emergenza abitativa che rischia di colpire diverse famiglie gelesi già nei primi mesi del 2023. Ne avevamo parlato già qualche mese fa quando ad altre quattro famiglie era stato ordinato lo sgombero, anche allora la segretaria provinciale del SUNIA, Iside Licata aveva sottolineato le diverse sfumature che caratterizzano questo tema decisamente delicato. Le occupazioni abusive sono sicuramente da condannare ma lo sfratto di ben 17 famiglie nel 2022 è un dato che sicuramente non può passare inosservato e che secondo le stime del sindacato potrebbe aumentare di un 10% circa già nel 2023. Ciò che lascia perplessi è lo stallo in cui versano le graduatorie per l'assegnazione degli alloggi. Le liste così come il bando risalgono ai primi anni duemila, in alcune compare persino la dicitura in lire e non in euro. La soluzione espressa più volte dal sindacato, sarebbe aggiornare la cosiddetta "legge di riforma degli IACP" e lanciare un nuovo bando così da aprire un nuovo capitolo della vicenda abitativa dopo più di vent'anni di attesa come del resto sta già accadendo i diversi altri comuni della provincia. di Stefano Blanco
Il SUNIA, sindacato nazionale unitario inquilini e assegnatari, torna a sollecitare l'Amministrazione in merito all'emergenza abitativa che rischia di colpire diverse famiglie gelesi già nei primi mesi del 2023. Ne avevamo parlato già qualche mese fa quando ad altre quattro famiglie era stato ordinato lo sgombero, anche allora la segretaria provinciale del SUNIA, Iside Licata aveva sottolineato le diverse sfumature che caratterizzano questo tema decisamente delicato. Le occupazioni abusive sono sicuramente da condannare ma lo sfratto di ben 17 famiglie nel 2022 è un dato che sicuramente non può passare inosservato e che secondo le stime del sindacato potrebbe aumentare di un 10% circa già nel 2023. Ciò che lascia perplessi è lo stallo in cui versano le graduatorie per l'assegnazione degli alloggi. Le liste così come il bando risalgono ai primi anni duemila, in alcune compare persino la dicitura in lire e non in euro. La soluzione espressa più volte dal sindacato, sarebbe aggiornare la cosiddetta "legge di riforma degli IACP" e lanciare un nuovo bando così da aprire un nuovo capitolo della vicenda abitativa dopo più di vent'anni di attesa come del resto sta già accadendo i diversi altri comuni della provincia. di Stefano Blanco