TORNA L’INIZIATIVA’’IO LEGGO PERCHE’’ CHE AIUTERÀ AD IMPLEMENTARE LE BIBLIOTECHE SCOLASTICHE
Cultura
TORNA L’INIZIATIVA’’IO LEGGO PERCHE’’ CHE AIUTERÀ AD IMPLEMENTARE LE BIBLIOTECHE SCOLASTICHE
È partita l'iniziativa #ioleggoperchè promossa dall'associazione italiana editori e che coinvolge ben 23.240 scuole e 250 "nidi d'infanzia" in tutta Italia. Dal 5 ...
È partita l'iniziativa #ioleggoperchè promossa dall'associazione italiana editori e che coinvolge ben 23.240 scuole e 250 "nidi d'infanzia" in tutta Italia. Dal 5 al 13 novembre tutti potranno andare nelle librerie aderenti e donare un libro perla realizzazione o il potenziamento delle biblioteche scolastiche. Il tutto è reso possibile grazie alla collaborazione con diverse librerie della città come la libreria Orlando dove gli studenti dell'istituto Elio Vittorini di Gela, coinvolti nell'iniziativa, si sono recati insieme alle docenti promotrici, Eliana Casano e Germana Impellizzeri. Oggi leggere è una virtù che poco viene associata alle nuove generazione, mondi nascosti, storie fantastiche e la possibilità di evadere viaggiando con la mente anche questo significa leggere e fortunatamente si tratta di un'abitudine che caratterizza ancora tanti giovani studenti e studentesse.di Stefano Blanco
È partita l'iniziativa #ioleggoperchè promossa dall'associazione italiana editori e che coinvolge ben 23.240 scuole e 250 "nidi d'infanzia" in tutta Italia. Dal 5 al 13 novembre tutti potranno andare nelle librerie aderenti e donare un libro perla realizzazione o il potenziamento delle biblioteche scolastiche. Il tutto è reso possibile grazie alla collaborazione con diverse librerie della città come la libreria Orlando dove gli studenti dell'istituto Elio Vittorini di Gela, coinvolti nell'iniziativa, si sono recati insieme alle docenti promotrici, Eliana Casano e Germana Impellizzeri. Oggi leggere è una virtù che poco viene associata alle nuove generazione, mondi nascosti, storie fantastiche e la possibilità di evadere viaggiando con la mente anche questo significa leggere e fortunatamente si tratta di un'abitudine che caratterizza ancora tanti giovani studenti e studentesse.di Stefano Blanco