Totò Schillaci ricoverato in ospedale in gravi condizioni: ore di ansia per l’ex calciatore
Attualità
Totò Schillaci ricoverato in ospedale in gravi condizioni: ore di ansia per l’ex calciatore
E' in cura da qualche anno per un tumore
Ore di apprensione per Totò Schillaci. Il bomber di Italia 90 è ricoverato nel reparto di Pneumologia dell’ospedale Civico di Palermo in gravi condizioni. L’ex calciatore, eroe delle notti magiche, è in cura da qualche anno per un tumore e ha subito anche degli interventi. È stato in terapia alla clinica la Maddalena e da ieri sera si trova nel nosocomio cittadino. La conferma delle sue condizioni sul suo profilo social da parte dei familiari: «Totò è in condizioni stabili ed è controllato da una equipe di medici notte e giorno» e poi l’augurio di riprendersi, «Forza Totò». Schillaci, 59 anni, ha raccontato anche la sua malattia, le terapie, la paura al momento della diagnosi e poi il male che lo ha segnato. Un male che aveva sconfitto e che ora si sarebbe ripresentato. Una carriera nel Messina poi approdata alla Juventus, all’Inter e al Jubilo Iwata (Giappone), più di 200 gol, una vita sportiva culminata col Mondiale del ‘90 di cui fu capocannoniere con 6 reti e volto delle notti magiche azzurre trascinando la Nazionale di Vicini a sognare la Coppa del mondo ma finendo terza.
Ore di apprensione per Totò Schillaci. Il bomber di Italia 90 è ricoverato nel reparto di Pneumologia dell'ospedale Civico di Palermo in gravi condizioni. L'ex calciatore, eroe delle notti magiche, è in cura da qualche anno per un tumore e ha subito anche degli interventi. È stato in terapia alla clinica la Maddalena e da ieri sera si trova nel nosocomio cittadino.
Advertising
La conferma delle sue condizioni sul suo profilo social da parte dei familiari: «Totò è in condizioni stabili ed è controllato da una equipe di medici notte e giorno» e poi l'augurio di riprendersi, «Forza Totò». Schillaci, 59 anni, ha raccontato anche la sua malattia, le terapie, la paura al momento della diagnosi e poi il male che lo ha segnato. Un male che aveva sconfitto e che ora si sarebbe ripresentato.
Advertising
Una carriera nel Messina poi approdata alla Juventus, all'Inter e al Jubilo Iwata (Giappone), più di 200 gol, una vita sportiva culminata col Mondiale del ‘90 di cui fu capocannoniere con 6 reti e volto delle notti magiche azzurre trascinando la Nazionale di Vicini a sognare la Coppa del mondo ma finendo terza.