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Tredicenne operata alla schiena al Rizzoli di Bagheria: asportato un tumore primitivo dell’osso

Salute

Tredicenne operata alla schiena al Rizzoli di Bagheria: asportato un tumore primitivo dell’osso

L'intervento, delicato e complesso, è perfettamente riuscito

Redazione

07 Marzo 2024 16:30

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È stato eseguito al Dipartimento Rizzoli-Sicilia di Bagheria un intervento di asportazione di un tumore primitivo, un sarcoma di Ewing, in una paziente in età pediatrica. "Anna domani, 8 marzo, compirà 14 anni, oggi c'è stata la prima visita di controllo post operatorio e aver potuto dare a lei e alla sua famiglia la notizia dell'intervento andato bene è per noi la più grande gratificazione professionale e umana" dice Toscano. Anna (nome di fantasia) è stata visitata la prima volta all'età di 11 anni dal dottor Angelo Toscano, dirigente medico dell'Ortopedia generale del Rizzoli-Sicilia di Bagheria diretto dal dottor Giovanni Pignatti: "Accusava dolore al nervo sciatico, ma un tipo di dolore particolare che mi ha subito insospettito - ricorda Toscano. -

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Dopo esami di approfondimento presso la Radiologia di Villa Santa Teresa le abbiamo infatti diagnosticato un raro e aggressivo tumore primitivo dell'osso che al Rizzoli conosciamo bene, il sarcoma di Ewing, in una vertebra lombare. Da lì è iniziato il percorso di cura". Anna si è sottoposta subito a cicli di chemioterapia presso l'ARNAS Ospedale Civico di Palermo con il dottor Paolo D'Angelo, direttore dell'Oncoematologia pediatrica, ai quali ha risposto bene. Gli esami post trattamento chemioterapico mostravano un netto miglioramento; dopo qualche tempo però durante una visita di controllo è emersa una recidiva. Dopo gli opportuni trattamenti pre-intervento, venerdì 9 febbraio l'équipe del Dipartimento Rizzoli-Sicilia composta per la circostanza dal direttore della Chirurgia Vertebrale del Rizzoli di Bologna Alessandro Gasbarrini, dal dottor Angelo Toscano e dal dottor Fabrizio Perna dell'Ortopedia generale della sede di Bagheria, dal direttore dell'Anestesia e terapia intensiva Jacopo Frugiuele e da tutto il personale di sala operatoria ha eseguito l'asportazione del tumore.

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"Per prima cosa abbiamo stabilizzato con viti e successivamente barre la colonna vertebrale e isolati e protetti midollo e radici, poi abbiamo proceduto all'asportazione dei dischi tra i corpi vertebrali, sopra e sotto la vertebra colpita dal sarcoma. Successivamente, attraverso un secondo accesso chirurgico, in questo caso laterale, abbiamo asportato anche una parte di muscolo psoas per avere un margine pulito più ampio - spiega il dottor Toscano. - In sala operatoria era presente insieme a noi l'équipe di chirurgia vascolare del professor Francesco Talarico del Civico di Palermo che si è occupata di isolare i vasi arteriosi e venosi davanti alla vertebra malata. Prima dell'intervento Anna si è sottoposta anche a un'embolizzazione delle arterie lombari, questa volta direttamente al Civico, ospedale col quale il Dipartimento Rizzoli-Sicilia ha da tempo una consolidata collaborazione, presso la Radiologia interventistica diretta dal dottor Mario Vallone. È stato un passaggio fondamentale per controllare e prevenire sanguinamenti di sala operatoria".
I dischi tra le vertebre, rimossi insieme alla vertebra malata, sono stati sostituiti dai chirurghi del Rizzoli con una protesi in carbonio modulare affinché fosse possibile eseguire poi un ciclo di radioterapia. "La protesi modulare è come una serie di mattoncini, si assembla fino ad ottenere la misura adeguata a ripristinare in questo caso la corretta lordosi, cioè riproducendo la curva ideale che assomigli il più possibile alla curva nativa della colonna vertebrale" aggiunge Toscano.
 

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