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Truffe sui fondi Ue, blitz a Trapani: a capo di tutto c’era l’ex senatore Nino Papania

Cronaca

Truffe sui fondi Ue, blitz a Trapani: a capo di tutto c’era l’ex senatore Nino Papania

Papania era il personaggio chiave

Redazione

17 Ottobre 2024 11:55

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Oltre sessanta finanzieri del comando Provinciale di Trapani in azione per eseguire 14 misure cautelari personali emanate dai tribunali di Marsala e di Trapani, su richiesta della Procura Europea - sede di Palermo - e della Procura della Repubblica di Marsala, nei confronti di noti esponenti politici del trapanese che hanno rivestito o rivestono importanti incarichi a livello comunale, regionale e, in un caso, nazionale. Contestualmente, sono in corso nelle provincie di Trapani e di Palermo anche molteplici perquisizioni domiciliari e locali tese a ricercare e acquisire ulteriori elementi probatori e riscontri d'indagine.

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Le operazioni s'inseriscono nel contesto di una complessa e articolata attività di indagine, svolta dal Nucleo di polizia Economico-finanziaria della guardia di finanza trapanese sotto la direzione della Procura Europea e della Procura della Repubblica di Marsala, che ha consentito di svelare plurimi delitti di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione, malversazione e di condotte di riciclaggio e autoriciclaggio. Principale promotore e organizzatore degli illeciti perpetrati un ex Senatore della Repubblica nonché ex Deputato dell'Assemblea Regionale Siciliana e assessore della Regione Siciliana.

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In tutto le misure cautelari eseguite dalla Guardia di Finanza di Trapani sono 14. Alcune sono state disposte dal gip di Marsala, competente sull'indagine della procura di Marsala, altre da quello di Palermo che ha provveduto sulle richieste dell'ufficio siciliano della Eppo. Sono ancora in corso nelle provincie di Trapani e di Palermo perquisizioni domiciliari e locali. L'operazione nasce da una indagine della Procura di Marsala, guidata da Fernando Asaro e condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria delle Fiamme Gialle, che ha accertato una serie di truffe finalizzate a ottenere erogazioni pubbliche ed episodi di corruzione, malversazione, riciclaggio e autoriciclaggio. Nell'ambito degli accertamenti è emerso che i fondi indebitamente intascati venivano dall'Ue, da qui la competenza dei pm di Eppo Gery Ferrara e Amelia Luise.

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