Gasdotto "Gela - Malta" tra i progetti approvati dall’Europa, Turco: "Contraddizione con la salvaguardia dell’ambiente"
Ambiente
Gasdotto "Gela - Malta" tra i progetti approvati dall’Europa, Turco: "Contraddizione con la salvaguardia dell’ambiente"
Lo sostiene il giornalista ambientale gelese
Tra i progetti di interesse comune e reciproco approvati dalla Commissione Europea c'è anche il gasdotto Gela - Malta Melita Papline. Nel sito si legge che l'elenco è pienamente in linea con il Green Deal Europeo. Progetti infrastrutturali che aiuteranno l'UE a conseguire i suoi ambiziosi obiettivi in materia di energia e clima. L'elenco è adottato nell'ambito del regolamento che pone fine al sostegno alle infrastrutture per i combustibili fossili e si concentra sulle infrastrutture energetiche transfrontaliere del futuro. Una pesante contraddizione, secondo il giornalista ambientale gelese Andea Turco. "L'Unione si è data un piano per diventare il primo continente a "impatto climatico 0" nel 2025 ma sceglie di continuare scegliere le aziende fossili. Molti progetti sono gasdotti, ci si affida al "carnefice", cioè a chi ha creato la crisi climatica, per risolverla". Melita Papline, Green Stream e Argo Cassiopea. Gela capitale del gas ma senza vere ricadute occupazionali e di sviluppo economico a lungo termine. Al contrario, come sottolinea ancora il giornalista, con ripercussioni ambientali non indifferenti. "Il Melita Pipeline è un gasdotto di cui si parla da anni, nella fase di valutazione ambientale. Ora subisce un'accelerazione decisiva. Abbiamo però già un esempio di quanto sviluppo portano. Al momento, per esempio, al Green Stream lavorano 12 persone mentre Argo Cassiopea ha creato sviluppo lavorativo solo per la realizzazione, dal 2025 non servirà più, i gasdotti vanno da se. Non una sola goccia, oltretutto, resta in città, senza parlare dell'impatto ambientale che innegabilmente c'è. Costruire tre gasdotti in una città che non ha mai risolto l'impatto del petrolio è veramente un paradosso".
Tra i progetti di interesse comune e reciproco approvati dalla Commissione Europea c'è anche il gasdotto Gela - Malta Melita Papline. Nel sito si legge che l'elenco è pienamente in linea con il Green Deal Europeo. Progetti infrastrutturali che aiuteranno l'UE a conseguire i suoi ambiziosi obiettivi in materia di energia e clima. L'elenco è adottato nell'ambito del regolamento che pone fine al sostegno alle infrastrutture per i combustibili fossili e si concentra sulle infrastrutture energetiche transfrontaliere del futuro.
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Una pesante contraddizione, secondo il giornalista ambientale gelese Andea Turco. "L'Unione si è data un piano per diventare il primo continente a "impatto climatico 0" nel 2025 ma sceglie di continuare scegliere le aziende fossili. Molti progetti sono gasdotti, ci si affida al "carnefice", cioè a chi ha creato la crisi climatica, per risolverla". Melita Papline, Green Stream e Argo Cassiopea. Gela capitale del gas ma senza vere ricadute occupazionali e di sviluppo economico a lungo termine. Al contrario, come sottolinea ancora il giornalista, con ripercussioni ambientali non indifferenti.
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"Il Melita Pipeline è un gasdotto di cui si parla da anni, nella fase di valutazione ambientale. Ora subisce un'accelerazione decisiva. Abbiamo però già un esempio di quanto sviluppo portano. Al momento, per esempio, al Green Stream lavorano 12 persone mentre Argo Cassiopea ha creato sviluppo lavorativo solo per la realizzazione, dal 2025 non servirà più, i gasdotti vanno da se. Non una sola goccia, oltretutto, resta in città, senza parlare dell'impatto ambientale che innegabilmente c'è. Costruire tre gasdotti in una città che non ha mai risolto l'impatto del petrolio è veramente un paradosso".