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Turisti in fuga dalla Capitale della Cultura 2025: nel centro storico l’acqua arriva ogni 8-10 giorni
Gli agrigentini sono scesi in piazza per protestare
Ad Agrigento la crisi idrica sta danneggiando anche il turismo. Alcuni stranieri hanno interrotto bruscamente il soggiorno nei b&b del centro storico: i rubinetti erano a secco. L'acqua arriva ogni 8 o 10 giorni e proviene dagli invasi che si stanno prosciugando per la siccità ed è necessario razionarla. I titolari di alberghi, b&b e ristoranti sono disperati, i cittadini comprano l'acqua al supermercato per lavarsi. Nella città Capitale della Cultura 2025 gli hotel comprano privatamente le autobotti al costo di cento euro l'una e secondo la grandezza della struttura possono servirne anche due o tre a settimana. Gli agrigentini sono scesi in piazza per protestare, fra le mani un lungo striscione con su scritto «Vogliamo l'acqua». A soffrire sono anche i gestori di ristoranti e bistrot a causa dei turni programmati che saltano e l'acqua che arriva ogni 13 o 15 giorni.
«I cittadini hanno ragione, ma gli invasi sono a secco - afferma il sindaco di Agrigento Francesco Micciché - Sui b&b stiamo facendo un lavoro capillare dirottando più turni verso le strutture del centro storico. Per affrontare l'estate abbiamo chiesto a Siciliacque di aumentare l'approvvigionamento per Agrigento - prosegue - l'acqua è della Regione e non del Comune, la soluzione immediata sarebbe il dissalatore. Sto cercando di pressare. A Porto Empedocle la struttura c'è, le condotte esistono, bisogna mettere il dissalatore nuovo».