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TV LOCALI A RISCHIO CHIUSURA: EDITORI SICILIANI IN PROTESTA CONTRO LE DECISIONI DEL GOVERNO

Lavoro

TV LOCALI A RISCHIO CHIUSURA: EDITORI SICILIANI IN PROTESTA CONTRO LE DECISIONI DEL GOVERNO

Una delegazione di editori Siciliani ha aderito al sit-in di protesta organizzato questa mattina a Roma, davanti le sedi dell'AGCOM e del Ministero dello sviluppo economico. Tra loro anche ...

Graziano Amato

01 Febbraio 2022 14:36

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Una delegazione di editori Siciliani ha aderito al sit-in di protesta organizzato questa mattina a Roma, davanti le sedi dell'AGCOM e del Ministero dello sviluppo economico. Tra loro anche Attilio Vindigni, editore di Rete Chiara. Tante tv locali tra qualche mese dovranno spegnere il segnale, perché escluse dalla graduatoria delle emittenti concessionarie di canale nel nuovo digitale terrestre con tecnologia t2. Anche Rete Chiara rischia seriamente di chiudere i battenti.   l'emittente non è tra quelle escluse, visto che si è guadagnata un'ottima posizione nella graduatoria stilata dal Ministero, ma il "nuovo" digitale rappresenterà un esoso aumento dei costi per gli editori.   si parla di un canone di 9mila euro + iva al mese da corrispondere a raiway, concessionaria unica delle frequenze,   rispetto ai 2. 500 euro di oggi. Rete Chiara continuerà a trasmettere su una banda di II livello, con una capacità trasmissiva gestita da raiway che in un primo periodo lascerà però scoperte alcune aree della Sicilia. Alcuni emittenti per sostenere i costi hanno pensato di unirsi creando palinsesti unici ma le scoperture dei territori rappresentano un ulteriore ostacolo. Gli editori non ci stanno. Questa mattina hanno aderito allo sciopero della fame avviato da Pino maniaci da sempre  simbolo della lotta all'informazione libera  davanti la sede del Ministero per protestare contro  "l'ennesimo esproprio delle frequenze tv, che oscurerà voci libere dell'informazione. Secondo gli editori con la diffusione della connessione internet 5g di ultima generazione e supportando la transizione del sistema radiotelevisivo verso la nuova tecnologia "il governo si è apprestato a staccare la spina alla maggior parte delle emittenti televisive locali Siciliane, mettendo a serio rischio il futuro della libera informazione" e di tanti lavoratori. Non si fermeranno fino a quando il ministro Giancarlo Giorgetti e le forze politiche non interverranno per salvaguardare il diritto all'informazione e alla libera comunicazione.di Graziano Amato

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