Lavoro
UN ANNO DI MANCATI INCASSI METTE LE IMPRESE IN GINOCCHIO, UNA BOMBA SOCIALE PRONTA AD ESPLODERE
Paura, sconcerto, dolore, difficoltà.Ad un anno dall'esplosione della pandemia da Coronavirus che ha investito, come un uragano tutto il mondo, si cominciano a quantificare gli effet...
UN ANNO DI MANCATI INCASSI METTE LE IMPRESE IN GINOCCHIO, UNA BOMBA SOCIALE PRONTA AD ESPLODERE
Paura, sconcerto, dolore, difficoltà.Ad un anno dall'esplosione della pandemia da Coronavirus che ha investito, come un uragano tutto il mondo, si cominciano a quantificare gli effetti di lunga onda che le restrizioni imposte dall'emergenza hanno causato sull'economia locale. I dati parlano chiaro: centinaia di imprese al collasso, altrettante oramai chiuse definitivamente, nessuna che non abbia risentito pesantemente della crisi, neanche le più solide. Se nel corso della prima ondata i commercianti locali hanno potuto attingere ai risparmi accantonati, se durante la seconda ondata hanno potuto ottemperare all'acquisto degli arredi necessari per continuare ad operare nel rispetto delle norme anti-contagio, oggi, nel pieno della terza ondata, hanno esaurito ogni risorsa, e il morale alto, la fiducia nel futuro e la speranza di una ripresa sono anch'esse diventate una sfida.Un appello accorato giunge dalle categorie sindacali in difesa delle imprese locali, medie e piccole, tutte ugualmente importanti come gli ingranaggi che compongono un motore, quello dell'economia locale.E' necessario un intervento immediato della prefettura e dell'amministrazione locale per cercare di lenire i danni causati dalla pandemia e prevenire l'inevitabile collasso dell'economia locale, mentre si aspettano ancora risposte concrete dal governo nazionale che tardano ad arrivareIntanto, a seguito dell' incontro avvenuto ieri tra il vicesindaco Terenziano Di Stefano e i rappresentanti delle associazioni datoriali e delle attività commerciali è stata disposta l'immediata apertura di un tavolo permanente che si riunirà ogni 15 giorni e consentirà di fornire risposte dirette e concrete alle esigenze di questi onesti lavoratori piegati dalla crisi.
