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Un annullo postale per ricordare l’eccidio di Feudo Nobile a 75 anni dalla morte degli 8 carabinieri
A 75 anni dall'eccidio di Feudo Nobile, l'associazione Carabinieri di Gela ricorda il tragico evento con un annullo filatelico. Era il 27 maggio del 1946 quando i resti di otto Carabinieri...
Un annullo postale per ricordare l'eccidio di Feudo Nobile a 75 anni dalla morte degli 8 carabinieri
A 75 anni dall'eccidio di Feudo Nobile, l'associazione Carabinieri di Gela ricorda il tragico evento con un annullo filatelico. Era il 27 maggio del 1946 quando i resti di otto Carabinieri furono trovati all'interno di una buca, in una vecchia cava di zolfo, nelle zone di Mazzarino. Erano stati trucidati il 28 gennaio dello stesso anno, dopo circa 20 giorni di torture e sevizie. A sequestrarli fu "la banda dei niscemesi". Il governo non aveva accettato la richiesta fatta allo Stato per scambiare la liberazione dei militari con alcuni componenti della banda, arrestati giorni prima. Attraverso un tranello li attirarono in una trappola. A nulla servì il tentativo di rifugiarsi all'interno di una vicina cascina. Dopo un conflitto a fuoco, i banditi circondarono il casolare intimando i militari di arrendersi. I funerali di stato degli otto Carabinieri si svolsero a Palermo, il 31 maggio del 1946. Delle loro memorie resta poco. Nella ricomposizione dei corpi in una mano del Vicebrigadiere Vincenzo Amenduni, stretta tra le dita, fu ritrovata la fotografia della figlioletta e un ultimo pensiero a lei rivolto prima di essere ucciso. Oggi tra i componenti dell'associazione Carabinieri c'è anche Lucia, nipote del carabiniere Bonfiglio Fiorentino. Di lui fu ritrovata un'ultima lettera indirizzata alla moglie, scritta appena tre giorni prima del rapimento.di Graziano Amato
