Un market della droga tra le pareti di casa, arrestato a Gela un pusher di 65 anni
Cronaca
Un market della droga tra le pareti di casa, arrestato a Gela un pusher di 65 anni
Il suo comportamento ha insospettito la polizia
Aveva trasformato la sua abitazione di via Pozzillo in un market della droga dove giornalmente i clienti andavano a bussare certi di non rimanere a mani vuote. Una fiorente attività di spaccio di cocaina ed hashish che il sessantacinquenne Giuseppe Falcone gestiva standosene comodamente in poltrona tra le pareti della sua abitazione. Ma la voglia di fare soldi ricorrendo all’illecito lo ha fatto finire nei guai con la giustizia. A “tradirlo” è stato il continuo andirivieni di persone dalla casa-market che ha insinuato forti sospetti tra gli agenti del locale Commissariato, impegnati in un massiccio controllo del territorio teso ad arginare il verificarsi di azioni criminali di ogni genere. Sospetti che hanno indotto i poliziotti a vederci chiaro, piombando in quell’abitazione per controllarla palmo a palmo. E la perquisizione ha dato conferma ai sospetti dei poliziotti: l’abitazione di Falcone, infatti, si è rivelata uno “scrigno prezioso”: custodiva 20 grammi di cocaina e un quantitativo di hashish che il sessantacinquenne occultava all’interno di un armadietto in uno sgabuzzino. Lo stupefacente, destinato ad essere commercializzato di li a poco, è stato sottoposto a sequestro, mentre Falcone è stato tratto in arresto per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è stato poi convalidato dal Gip, così come richiesto dalla Procura. Con l’arresto di Falcone le indagini dei poliziotti sul business della droga gestito dal sessantacinquenne possono dirsi tutt’altro che concluse. Il lavoro investigativo è teso ad individuare i canali di rifornimento dello stupefacente ed eventuali complicità.
Aveva trasformato la sua abitazione di via Pozzillo in un market della droga dove giornalmente i clienti andavano a bussare certi di non rimanere a mani vuote. Una fiorente attività di spaccio di cocaina ed hashish che il sessantacinquenne Giuseppe Falcone gestiva standosene comodamente in poltrona tra le pareti della sua abitazione. Ma la voglia di fare soldi ricorrendo all'illecito lo ha fatto finire nei guai con la giustizia. A "tradirlo" è stato il continuo andirivieni di persone dalla casa-market che ha insinuato forti sospetti tra gli agenti del locale Commissariato, impegnati in un massiccio controllo del territorio teso ad arginare il verificarsi di azioni criminali di ogni genere.
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Sospetti che hanno indotto i poliziotti a vederci chiaro, piombando in quell'abitazione per controllarla palmo a palmo. E la perquisizione ha dato conferma ai sospetti dei poliziotti: l'abitazione di Falcone, infatti, si è rivelata uno "scrigno prezioso": custodiva 20 grammi di cocaina e un quantitativo di hashish che il sessantacinquenne occultava all'interno di un armadietto in uno sgabuzzino. Lo stupefacente, destinato ad essere commercializzato di li a poco, è stato sottoposto a sequestro, mentre Falcone è stato tratto in arresto per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. L'arresto è stato poi convalidato dal Gip, così come richiesto dalla Procura.
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Con l'arresto di Falcone le indagini dei poliziotti sul business della droga gestito dal sessantacinquenne possono dirsi tutt'altro che concluse. Il lavoro investigativo è teso ad individuare i canali di rifornimento dello stupefacente ed eventuali complicità.