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"Una buona idea" ago della bilancia della sfiducia che per Sammito "è tardiva"

Politica

"Una buona idea" ago della bilancia della sfiducia che per Sammito "è tardiva"

La sfiducia sarà discussa in aula entro trenta giorni. Le segreterie di partito sono in fermento. Sorprese da parte dei firmatari della prima ora non ce ne dovrebbero essere. Alle die...

Graziano Amato

06 Aprile 2023 13:27

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La sfiducia sarà discussa in aula entro trenta giorni. Le segreterie di partito sono in fermento. Sorprese da parte dei firmatari della prima ora non ce ne dovrebbero essere. Alle dieci del centrodestra dovrebbero aggiungersi quelle delle consigliere progressiste. Intanto, il movimento "Una Buona Idea" assiste ad un epilogo che aveva già previsto. Il movimento dell'ex vicesindaco Terenziano di Stefano fu l'unico ad avvertire il primo cittadino che assecondare la Nuova DC non gli avrebbe portato nulla di buono. Così non è andata e il gruppo civico non ci ha pensato due volte a lasciare giunta e maggioranza. Tutto, ora, passa dalle mani dei due consiglieri Rosario Faraci e Davide Sincero che ad oggi non hanno mai sciolto la riserva su un eventuale si alla sfiducia. Se ne parlerà sabato nel corso di un incontro. Con 13 si sulla carta, "Una Buona Idea" da ago della bilancia dovrà decidere se salire sul carro dei rinnegatori, considerando che sei dei dieci firmatari della sfiducia appoggiarono Greco nel 2019, oppure continuare a pedalare fino alla fine del mandato, rischiando di passare per l'opinione pubblica come quelli che non hanno voluto licenziare il sindaco. In questa fase nulla è scontato. Una sola cosa è certa: l'accelerazione sulla sfiducia ha aperto la campagna elettorale. Anche se non dovesse passare la Nuova DC otterrebbe una certa unificazione del centrodestra che dovrà però concretizzarsi in un patto elettorale, e non è poi così scontato. Il Presidente del Consiglio, nel frattempo, dovrà pensare a calendarizzare la seduta che potrebbe tenersi i primi giorni di maggio. Non è certo che entro quella data in aula approdino rendiconto, Pef e misure correttive. In quel caso i consiglieri potrebbero scrollarsi di dosso ogni responsabilità demandando un momento così delicato ad un commissario straordinario che, in un certo senso, potrebbe essere "politico", perché nominato da quel modello di centrodestra regionale che vuole governare la città.di Graziano Amato

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