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Una donna vicesindaco di Gela, ipotesi presidenza del consiglio all’opposizione

Politica

Una donna vicesindaco di Gela, ipotesi presidenza del consiglio all’opposizione

Lunedì saranno ufficializzate le deleghe e il nome del vicesindaco

Graziano Amato

29 Giugno 2024 11:42

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Una donna come vicesindaco del governo Di Stefano. La proposta, informale, il neo primo cittadino l'ha formulata ieri pomeriggio, nel corso di un incontro con i 7 assessori designati. La vice di Terenziano Di Stefano potrebbe essere Viviana Altamore, espressione diretta del sindaco o l'autonomista Valeria Caci. L'ufficialità sarà comunicata lunedì mattina, insieme alle deleghe assegnate a ciascun assessore. Entro la metà di luglio i nuovi consiglieri comunali saranno chiamati a partecipare alla prima seduta. In aula ci sarà il giuramento e l'elezione del presidente. Anche in questo caso le ipotesi sono diverse. Secondo alcuni rumors, la seconda carica più importante del governo,  potrebbe essere ricoperta da Paola Giudice, seconda degli eletti del M5S, già vicepresidente del governo Greco.

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Si fa anche il nome di Giuseppe Fava, ex presidente del consiglio dell'amministrazione Fasulo e di un figura espressione della lista di riferimento del sindaco, Una Buona Idea. Sul tavolo anche un'ipotesi che potrebbe sovvertire i pronostici: la presidenza del consiglio ceduta all'opposizione, con lo scranno occupato dal più suffragato, l'ingegnere Angelo Caci. Intanto, il sindaco Terenziano Di Stefano, esclude frizioni con i suoi alleati. Ieri, a Palazzo di Città, ha incontrato l'onorevole Nuccio Di Pola garante dell'agorà, l'assessore designato Giuseppe Arancio, che al momento smentisce le voci di una sua possibile dimissione per motivi personali e il volto noto dem Lillo Speziale. Il primo cittadino ha carta bianca sulle assegnazioni ma entro un paio di mesi dovrà tenere conto del peso elettorale delle liste che hanno superato lo sbarramento, con in testa il PD che ha ottenuto sei scranni in consiglio comunale, rispetto a liste come Azione o Autonomisti per Gela che oggi esprimono un assessore senza avere un rappresentante all'assise civica. 

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