Lavoro
Una Zona Economica Esclusiva (ZEE) potrebbe rappresentare forte potenziale economico per Gela
Lo scrive Francesco AgatiIl Golfo di Gela ha tutte le condizioni strategiche, economiche e sociali per richiedere una zona economica esclusiva nel Mediterraneo centrale, con il possibilit&ag...
Una Zona Economica Esclusiva (ZEE) potrebbe rappresentare forte potenziale economico per Gela
Lo scrive Francesco AgatiIl Golfo di Gela ha tutte le condizioni strategiche, economiche e sociali per richiedere una zona economica esclusiva nel Mediterraneo centrale, con il possibilità di estendere le sue responsabilità oltre le acque territoriali.Una Zona Economica Esclusiva (ZEE) potrebbe contenere un enorme potenziale economico nei prossimi anni, non solo per la pesca, ma anche per la realizzazione di isole artificiali (Hub del Mediterraneo di Gela), parchi eolici, i parchi solari, l'elettricità generata dalle onde derivanti dai movimenti marittimi. Sarà Roma e Bruxelles dopo la richiesta a dettare le regole, non c'era dubbio che i benefici supereranno gli obblighi. Occorre una legge.L'Italia attraverso Gela potrebbe essere la prima nazione pioniere ad applicare il diritto internazionale del mare riconosciuto nel mediterraneo, che, tuttavia, è basato sul patrimonio comune dell'umanità e la protezione del mare.Le ZEE devono essere un esercizio prudente e ben studiato, salvaguardando i diritti ma considerando le rivendicazioni contrastanti di altri paesi. Ricordo che la Libia ha dichiarato nel 1980 una ZEE di 200 miglia (non riconosciute nel diritto internazionale) accorpando Malta al suo interno, questo diritto rivendicato e non riconosciuto è la causa dei sequestri dei pescherecci di Mazara, Trapani e Licata negli ultimi anni.Una nuova delimitazione della piattaforma continentale permetterebbe all'Italia di vantare diritti di trivellazione petrolifera oltre i limiti nazionali. Il percorso mai esplorato delle ZEE è tortuoso, è difficile, Malta, il Marocco hanno già iniziato per cercare il riconoscimento di allargamento dei confini marittimi oltre le 200 miglia di confine, la Città del Golfo di Gela e il Libero Consorzio di Caltanissetta hanno i requisiti per poter iniziare il percorso con il sostegno di Palermo, Roma e Bruxelles. Perchè non provarci è un diritto. Ora la Legge nazionale!
