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Variante omicron fa paura anche a Gela ed è boom di tamponi mentre il governo stabilisce nuove regole

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Variante omicron fa paura anche a Gela ed è boom di tamponi mentre il governo stabilisce nuove regole

Da giorni anche a Gela si formano lunghe file davanti le farmacie. Impauriti ci si posiziona per ore davanti gli spazi allestiti per l'esecuzione di un test rapido. C'è chi ha avuto...

Graziano Amato

30 Dicembre 2021 15:30

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Da giorni anche a Gela si formano lunghe file davanti le farmacie. Impauriti ci si posiziona per ore davanti gli spazi allestiti per l'esecuzione di un test rapido. C'è chi ha avuto contatti stretti con un paziente positivo, chi è curioso di capire se ha contratto il Covid-19 e chi si prepara a festeggiare il capodanno con una piccola sicurezza in più in caso di negatività. Sono centinaia i tamponi che si eseguono giornalmente e di conseguenza si trovano molti positivi. L'ex terminal di contrada Brucazzi raggiunge numeri record, non scherzano le farmacie. Per questo c'è anche molta stanchezza da parte degli operatori. In generale l'aria in città è tesa. Pare che ieri un operatore del 118 sia stato aggredito dai familiari di una paziente Covid-19 che era deceduto in casa. Il sanitario pare sia stato accusato di essere arrivato in ritardo. La tensione è palpabile anche fuori dalle farmacie, dove si discute per questioni futili o si è capaci di aggredire addirittura il farmacista, che supplica di rispettare quantomeno il distanziamento. Va ricordato che è sempre consigliato eseguire un test almeno dopo 4 o 5 giorni dal possibile contatto con un positivo, in modo che il tampone possa rivelare la presenza del virus. È sconsigliato farlo prima perché il Covid-19 potrebbe essere in incubazione. Nel frattempo il governo ha varato un nuovo Dpcm e le nuove regole potrebbero allentare la psicosi del tampone. Senza super Green Pass, che si ottiene soltanto con la vaccinazione e non più dopo tampone, sarà difficile usufruire di servizi e accedere a gran parte dei luoghi pubblici. Ma la novità riguarda soprattutto i tempi della quarantena che non cambiano per i non vaccinati. In caso di contatto con un positivo dovranno rispettare la quarantena di dieci giorni. Niente quarantena per chi ha fatto la prima e la seconda dose da meno di quattro mesi o completato il ciclo con la terza, con l'obbligo di eseguire un tampone dopo comunque 5 giorni dal contatto. Si riduce a soli 5 giorni la quarantena per chi ha fatto entrambi le dosi da più di quattro mesi e resta l'esecuzione del tampone al 5 giorno giorno dal contatto.di Graziano Amato

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