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Vent’anni di reclusione per il killer del gelese Paolo Costarelli

Cronaca

Vent’anni di reclusione per il killer del gelese Paolo Costarelli

È stato condannato a 20 anni di prigione per avere assassinato, soffocandolo, il suo compagno di cella. Ad incassare la pena è stato Salvatore Moio, il Calabrese di 45 anni che...

Daniela Vinci

17 Marzo 2023 15:44

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È stato condannato a 20 anni di prigione per avere assassinato, soffocandolo, il suo compagno di cella. Ad incassare la pena è stato Salvatore Moio, il Calabrese di 45 anni che nel dicembre di due anni fa uccise il gelese Paolo Costarelli tra le pareti del penitenziario di Caltagirone. Il verdetto di condanna contro Moio. Killer reo confesso, è stato emesso ieri pomeriggio dal Gup del Tribunale di Caltagirone santino Mirabella che ha accolto in pieno le richieste della pubblica accusa che, nelle scorse settimane aveva chiesto la stessa pena per Moio al quale si contestava l'accusa di omicidio volontario con l'aggravante. Della minorata difesa per avere agito nei confronti di un soggetto sottoposto a trattamento farmacologico che lo rendeva debole. Con lo stesso dispositivo di sentenza, Moio è stato condannato a risarcire in separata sede i familiari della vittima che, al processo sono stati parte civile. Il delitto fu consumato nella prima decade di dicembre di due anni fa. Moio - che in carcere stava scontando la condanna per l'omicidio del suocero, non avrebbe tollerato i comportamenti di Costarelli il quale - secondo quanto ha riferito in sede processuale - in diverse occasioni gli aveva insultato la famiglia, indicandolo come un soggetto invadente. Nell'ammettere l'omicidio, Moio raccontò di essere stato aggredito dal compagno di cella quella tragica sera e di avere reagito all'offesa, ma i segni di lacci sul collo ed i denti rotti trovati nel cavo orale della vittima: hanno fatto propendere per un'aggressione unilaterale. A Costarelli, peraltro, non conveniva mantenere un comportamento non idoneo alle regole carcerarie perché un'eventuale segnalazione alle autorità non gli avrebbe consentito di usufruire dei benefici richiesti prima della sua scarcerazione - che sarebbe avvenuta sei mesi più tardi - come, ad esempio, finire di scontare gli ultimi mesi di detenzione agli arresti domiciliari. Il corpo privo di vita di Costarelli fu trovato da una guardia penitenziaria 48 ore dopo la tragedia. I sospetti ricaddero su Moio che confessò subito il delitto: un gesto costatogli, ora, la condanna a 20 anni di prigione. di Daniela Vinci

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