Vincenzo Cascino sbaraglia e vota "si" al rinvio della sfiducia rompendo il patto tra il centrodestra e la "Nuova DC"
Politica
Vincenzo Cascino sbaraglia e vota "si" al rinvio della sfiducia rompendo il patto tra il centrodestra e la "Nuova DC"
Come era prevedibile la seduta sulla mozione di sfiducia al sindaco Lucio Greco è servita anche a delineare alcuni perimetri politici. Il centrodestra, alla fine, si è presenta...
Come era prevedibile la seduta sulla mozione di sfiducia al sindaco Lucio Greco è servita anche a delineare alcuni perimetri politici. Il centrodestra, alla fine, si è presentato compatto ad eccezione della Nuova Democrazia Cristiana con il consigliere Vincenzo Cascino che ha sbaragliato ogni confine e che ora rischia l'espulsione dal partito. Il si alla conclusione anticipata della sindacatura Greco per il democristiano è stato fin dall'inizio un vero e proprio travaglio. Quando al documento mancava la sua firma per approdare in aula il consigliere ha dichiarato che avrebbe preferito attendere l'evolversi della crisi finanziaria. Poi, probabilmente, un certo pressing del suo partito lo ha spinto ad uscire allo scoperto con un documento che ieri ha letto anche in aula, molto critico nei confronti del sindaco e dell'amministrazione. Il suo voto favorevole era quasi scontato, fino a quando, qualche giorno prima della seduta, è arrivato il dietrofront. Vincenzo Cascino ha deciso autonomamente di concedere del tempo all'avvocato per portare in aula i documenti finanziari. In casa DC, al momento, le bocche restano cucite. Trapela una certa amarezza. La linea del partito era chiara. I cuffariani sono rimasti spiazzati dalla scelta di Vincenzo Cascino che ha oltretutto votato favorevolmente nonostante il suo voto non fosse decisivo. Quando ieri è entrato in aula, infatti, i si erano già otto. Ha optato invece per avallare a 360° la scelta della coalizione Greco. Il partito, al momento, non ha ancora assunto una decisione ufficiale e dovrebbe riunirsi nelle prossime ore per ufficializzare la posizione di Vincenzo Cascino che molto probabilmente sarà accompagnato alla porta della Nuova DC. Si infrange, per il momento, il progetto del segretario natino Giannone che fin dall'ultimo azzeramento di giunta ha tentato di ricompattare il centrodestra. Dopo la sbandata di Vincenzo Cascino la strada per sedersi al tavolo di una futura alleanza potrebbe essere in salita. La convulsa giornata di ieri ha riunito sotto la stessa ala il centrosinistra. La condivisione di intenti tra PD, Unità Progressista e civici, che hanno garantito l'approvazione del PEF e il rinvio della sfiducia, potrebbe essere un'anticipazione di quella che con molta probabilità sarà un'alleanza allargata che potrebbe accogliere anche l'Mpa, con cui l'ex vicesindaco Terenziano Di Stefano conserva un ottimo rapporto.di Graziano Amato
Come era prevedibile la seduta sulla mozione di sfiducia al sindaco Lucio Greco è servita anche a delineare alcuni perimetri politici. Il centrodestra, alla fine, si è presentato compatto ad eccezione della Nuova Democrazia Cristiana con il consigliere Vincenzo Cascino che ha sbaragliato ogni confine e che ora rischia l'espulsione dal partito. Il si alla conclusione anticipata della sindacatura Greco per il democristiano è stato fin dall'inizio un vero e proprio travaglio. Quando al documento mancava la sua firma per approdare in aula il consigliere ha dichiarato che avrebbe preferito attendere l'evolversi della crisi finanziaria. Poi, probabilmente, un certo pressing del suo partito lo ha spinto ad uscire allo scoperto con un documento che ieri ha letto anche in aula, molto critico nei confronti del sindaco e dell'amministrazione. Il suo voto favorevole era quasi scontato, fino a quando, qualche giorno prima della seduta, è arrivato il dietrofront. Vincenzo Cascino ha deciso autonomamente di concedere del tempo all'avvocato per portare in aula i documenti finanziari. In casa DC, al momento, le bocche restano cucite. Trapela una certa amarezza. La linea del partito era chiara. I cuffariani sono rimasti spiazzati dalla scelta di Vincenzo Cascino che ha oltretutto votato favorevolmente nonostante il suo voto non fosse decisivo. Quando ieri è entrato in aula, infatti, i si erano già otto. Ha optato invece per avallare a 360° la scelta della coalizione Greco. Il partito, al momento, non ha ancora assunto una decisione ufficiale e dovrebbe riunirsi nelle prossime ore per ufficializzare la posizione di Vincenzo Cascino che molto probabilmente sarà accompagnato alla porta della Nuova DC. Si infrange, per il momento, il progetto del segretario natino Giannone che fin dall'ultimo azzeramento di giunta ha tentato di ricompattare il centrodestra. Dopo la sbandata di Vincenzo Cascino la strada per sedersi al tavolo di una futura alleanza potrebbe essere in salita. La convulsa giornata di ieri ha riunito sotto la stessa ala il centrosinistra. La condivisione di intenti tra PD, Unità Progressista e civici, che hanno garantito l'approvazione del PEF e il rinvio della sfiducia, potrebbe essere un'anticipazione di quella che con molta probabilità sarà un'alleanza allargata che potrebbe accogliere anche l'Mpa, con cui l'ex vicesindaco Terenziano Di Stefano conserva un ottimo rapporto.di Graziano Amato