Salute
Zona rossa, scendono in piazza i commercianti: "svanita l’ultima possibilità di risollevarci"
Zona rossa significa tornare alle misure stringenti: non si potrà uscire dal territorio comunale se non per motivi di necessità. Tornano le autocertificazioni e il coprifuoco a...
Zona rossa significa tornare alle misure stringenti: non si potrà uscire dal territorio comunale se non per motivi di necessità. Tornano le autocertificazioni e il coprifuoco alle 22. Niente caffè al banco dopo le 18, niente pizza a tavola, ma solo asporto fino alle 22. Lo sport è consentito in forma individuale e nei pressi della propria abitazione. Niente mercati rionali. Potranno aprire soltanto le attività commerciali essenziali e dovranno restare chiusi parrucchieri e centri estetici. Era il 13 maggio quando Gela riuscì a scollarsi di dosso la zona rossa che aveva costretto i commercianti a chiudere le saracinesche per oltre due settimane. A distanza di due mesi, quando l'economia stava provando a rialzarsi, è arrivata la doccia fredda per migliaia di commercianti che questa mattina si sono radunati in un sit-in spontaneo. Vorrebbero lanciare la provocazione #iononchiudo ma c'è la paura di essere multati. Anche perché c'è poca solidarietà tra gli stessi gestori, considerando la scarsa partecipazione di questa mattina. Sono ancora convinti che la zona rossa così per come è organizzata crei soltanto ingiustizia. La zona rossa non comprometterà le vacanze di chi aveva già programmato un'uscita fuori porta o una vacanza, solo per chi è in possesso del green pass. Infatti con la certificazione verde si potrà uscire dal proprio comune per raggiungere aeroporti o altre mete. All'interno della zona rossa però bisognerà continuare a seguire le regole restrittive, anche in possesso del certificato. Una vera e propria ingiustizia secondo i commercianti. C'è poi l'annosa questione dei controlli. Difficilmente le esigue risorse delle forze dell'ordine riusciranno a garantire il rispetto delle restrizioni in città. Secondo i sindacati la zona rossa è la dichiarazione di morte delle attività commerciali. Confesercenti è pronta a chiedere il cambio dei parametri al governo regionale, ma questo probabilmente non accadrà prima di venerdì 23 luglio.di Graziano Amato